Caserta, turismo, stretta B&B e agriturismi ma rebus controlli

Verifiche su sicurezza su 160 attività ricettive, ma pochi vigili urbani

Turismo, stretta B&B e agriturismi ma rebus controlli
Turismo, stretta B&B e agriturismi ma rebus controlli
di Roberto Della Rocca
Giovedì 21 Marzo 2024, 08:04 - Ultimo agg. 08:15
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Sono oltre 160 le strutture extra alberghiere del capoluogo (e sono almeno 20 quelle in attesa di autorizzazione) che dovranno adattarsi all'introduzione del Cin, il codice identificativo nazionale istituito dalla legge 191 dello scorso 15 dicembre. Bed and breakfast, ma anche agriturismi, case vacanze, airbnb e affittacamere dovranno rispondere all'adeguamento normativo deciso dal Governo. Tutto sembra preannunciare una imminente stretta per il settore dell'accoglienza turistica.

Il nuovo codice sarà assegnato dal ministero del Turismo dietro presentazione dell'istanza telematica corredata da una dichiarazione sostitutiva per attestare dati catastali dell'immobile e il rispetto dei criteri di sicurezza con il previsto obbligo di installazione di estintori e rilevatori di fumo e gas. Una piccola rivoluzione per il settore che oggi si relaziona sempre più con i grandi portali telematici dell'accoglienza che, come gli imprenditori, rischiano multe salatissime, dai 500 agli 8mila euro.

A completare il nuovo quadro normativo ci sarà anche un rafforzamento delle capacità di controllo dell'Agenzia delle Entrate per ostacolare il fenomeno dell'evasione fiscale.

 

Consapevoli della stretta imminente, i rappresentanti di categoria guardano con attenzione a queste settimane in cui il ministero del Turismo dovrà definire i decreti attuativi. «Solo con l'approvazione dei decreti attuati e del disciplinare potremmo avere conferma sull'irrigidimento delle nuove normative e dialogare con l'amministrazione sugli obblighi che ci saranno richiesti - spiega Onorato Damiano delegato per le attività extra alberghiere di Confcommercio Caserta -. È chiaro che i provvedimenti restrittivi puntano a far scomparire l'improvvisazione che permane nel settore. Un b&b può rappresentare, in certe condizioni, un integrazione al reddito ma non tutti riescono a restare sul mercato a lungo e c'è un continuo ricambio di attività. L'auspicio è che l'attuazione delle nuove norme avvenga con ragionevolezza» conclude.
Le modifiche normative al settore dell'accoglienza turistica avranno conseguenze anche sull'amministrazione comunale chiamata a controllare e vigilare l'osservanza della legge 191 tramite il comando della Polizia Locale. È ai caschi bianchi, infatti, che il Governo ha assegnato il compito delle verifiche.
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«Al Comune toccherà verificare i dati presentati nella richieste di avvio delle attività ma anche quello di accertare l'esposizione del Cin all'esterno delle strutture alberghiere» sottolinea il consigliere di Fratelli d'Italia Pasquale Napoletano che ha protocollato un question time sul tema da discutere in consiglio comunale.

«L'introduzione del Cin decisa dal Governo punta a razionalizzare un settore delicato e in cui permane una vasta area di evasione da contrastare. L'amministrazione, al di là dell'imminente approvazione dei decreti attuativi, deve avere già le idee chiare anche sulla prevista affissione del Cin all'esterno delle strutture ricettive e sulla sua eventuale gratuità» conclude l'esponente della minoranza. Anche la maggioranza sembra favorevole alle nuove normative ma chiede risorse al Governo per poterle attuare, soprattutto in fatto di controlli alle attività turistiche tenuto conto dei problemi di personale che colpiscono l'organico dell'Ente a causa del dissesto finanziario.

«Non ne facciamo una questione politica, se il provvedimento adottato dall'esecutivo aiuta a combattere l'evasione fiscale e a garantire maggiore sicurezza a esercenti e turisti non abbiamo motivi per opporci. Quella che deve essere chiara - sottolinea Giovanni Comunale - è l'anomalia di un governo che scarica sulle amministrazioni locali sempre più obblighi e oneri senza prevedere la disponibilità delle risorse necessarie e, anzi, accentuando le differenze territoriali con l'autonomia differenziata che è penalizzante per il Sud. Si chiede alla Polizia Locale di controllare l'attuazione delle norme in materia di sicurezza ed esposizione del Cin ma non si tiene conto delle difficoltà oggettive che il nostro Comune, come decine di altri, attraversa in fatto di personale. Anche le nuove assunzioni previste dall'amministrazione nel prossimo triennio per rafforzare l'organico della Polizia Municipale - conclude l'esponente del Partito Democratico - devono essere impiegate per garantire il controllo del territorio e non le procedure da ufficio».
 

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