Vaccheria, manifesto anti-incivili: «Non siamo la vostra pattumiera»

I residenti: «Non sappiamo più che fare, siamo stremati, arrabbiati, esasperati»

Il manifesto comparso
Il manifesto comparso
di Lidia Luberto
Giovedì 20 Luglio 2023, 08:32 - Ultimo agg. 10:01
3 Minuti di Lettura

Stamattina la frazione storica di Vaccheria si è svegliata con i muri tappezzati di fogli stampati con la scritta: «Questo paese non è la vostra pattumiera. I giardini non sono posti auto. Siete gente di m...». I destinatari sono gli incivili che ogni sera devastano l'antico borgo, gli autori gli abitanti stessi della contrada.

«Ormai non sappiamo più che fare, siamo stremati, arrabbiati, esasperati.

La tolleranza e la pazienza sono arrivate da tempo al limite», dice Vincenzo Alizieri, residente di Vaccheria e fra i promotori della "campagna di affissioni" fai da te.

«La situazione è assolutamente fuori controllo, a questo punto non si era mai arrivati. Siamo ostaggi della maleducazione e della strafottenza di centinaia di persone che ogni sera si riversano nella nostra frazione. Addirittura ci sentiamo prigionieri in casa nostra: non possiamo uscire a meno che non rientriamo prima che la fiumana umana invada le nostre strade. Inutile far notare, sebbene con la massima cortesia, che non si può fermare l'auto davanti ad un cancello, rischi anche l'aggressione e non solo verbale.L'altra sera ho richiamato una persona, peraltro di una certa età e dunque presumibilmente di buon senso, che aveva fermato l'auto sulle aiuole. La sua risposta è stata di mandarmi a quel paese in malo modo. Per non parlare - aggiunge Alizieri - di due ragazzini che alle 4 di mattina si sono divertiti a suonare al mio citofono e a scappare. Non so come posso lavorare di giorno rimanendo sveglio tutta la notte. Pago le mie tasse al comune fino all'ultimo euro, ma di servizi neanche l'ombra».

Video

L'insostenibile situazione è stata più volte denunciata dai residenti di Vaccheria, parroco in testa. Ci sono stati anche ripetuti incontri con gli amministratori locali e reiterate promesse di soluzione: dall'attivazione della ztl all'impianto di video sorveglianza. «Eppure nulla è stato fatto», sottolinea Michele Visca. Che aggiunge: «È passato un altro anno e le cose sono, se possibile, peggiorate. Da qui la rabbia degli abitanti e l'inasprirsi delle loro reazioni fino alle affissioni di stamattina, appunto, il frutto della frustrazione e del senso di impotenza. Eppure è una condizione che si ripete uguale da anni, di cui i responsabili del Comune sono perfettamente informati. Non si capisce perché nessuno è ancora riuscito a trovare una soluzione».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA