Vaccini al centro commerciale:
mille dosi in una giornata

Vaccini al centro commerciale: mille dosi in una giornata
di Ornella Mincione
Mercoledì 30 Giugno 2021, 08:47 - Ultimo agg. 19:09
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Positivo è il bilancio stilato dagli organizzatori del Pfizer Open Day, presso l'hub nel centro commerciale Campania. Più affluenza durante le ore della mattina di ieri, minore in quelle del primo pomeriggio, per poi aumentare di nuovo nelle ore più fresche della serata: i cittadini hanno mostrato sensibilità verso l'iniziativa che ha avuto come caratteristica principale la mancanza di pre-registrazione da parte degli utenti. Chi ha aderito infatti, si è recato presso l'hub munito di tessera sanitaria e codice fiscale e dopo aver registrato la propria adesione con l'aiuto dei tanti operatori messi a disposizione dall'Asl, si sono sottoposti alla somministrazione della dose Pfizer.

«Per ogni dubbio, i pazienti hanno potuto incontrare i 12 medici seduti di fronte alle postazioni dell'accettazione.

Inoltre, per la logistica sono stati sempre operativi i militari della brigata Garibaldi. Inoltre, hanno collaborato anche i volontari della Protezione civile e gli operatori della Croce rossa», spiega il referente dell'hub Vincenzo Grella. L'hub allestito nel centro Campania, oltre alla stanza dedicata alle emergenze, con tanto di ambulanza rianimativa poco distante, ha una peculiarità che lo contraddistingue dagli altri del territorio, eccetto quello di Francolise: si tratta delle sedie smart, su cui il paziente si siede, attende la dose di vaccino, che gli viene somministrata da un equipe sanitaria che si reca da lui con un carrello.

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Il Pfizer Open Day di ieri è stato un test per capire il livello di partecipazione dei cittadini che, da qualche settimana, non aderiscono più nello stesso modo degli scorsi mesi. «Noi dovevamo fare il vaccino un mese fa ma poi non abbiamo potuto presentarci. Avremmo voluto riprenotarci ma il sistema non ci dava questa possibilità. Questo open day è stata per noi una soluzione», spiegano il fratelli Cesare e Maria Rosaria Sarogni di 47 e 46 anni. «Io sono stata positiva al Covid a novembre. Mi hanno detto che avrei dovuto fare prima i test per gli anticorpi. Poi, una volta fatto il prelievo, l'Asl ha annunciato questa iniziativa e ne ho approfittato», dice Filomena Foniciello di 19 anni. Dalle testimonianze, dunque, si evince che sia probabile che una fetta di popolazione sia rimasta in sospeso per problemi legati alla registrazione o problemi di natura personale.

Non raggiungere la quota minima del 70% per l'immunità di gregge, significherebbe vanificare gli sforzi compiuti da un lato dall'Asl per ottimizzare il servizio e dall'altro di quegli utenti che in concreto hanno fatto le corse per potersi sottoporre al vaccino. Comunque sia, da oggi, «abbiamo organizzato un sistema con cui vacciniamo quelle persone in particolari difficoltà economiche che vivono nel casertano, in particolare a Castel Volturno - spiega il coordinatore Grella che è responsabile anche di altri hub dell'Asl - Poichè molti hanno problema ad arrivare ai centri di Aversa, di Francolise o della caserma Garibaldi, abbiamo pensato di erogare il servizio nel comune di Mondragone».

Da questa mattina quindi, «saranno 320-380 le dosi che somministreremo. Gli utenti sono già tutti registrati: di questi 280 sono italiani, mentre gli altri no. In quest'attività ci hanno aiutato diverse associazioni». Inoltre, «la settimana prossima ci dedicheremo alla vaccinazione delle comunità indiane, così da monitorare la possibilità della probabile diffusione della variante Delta», continua Grella. Stando ai dati, fino alle 18.46 di ieri, sono state 535.102 le prime dosi somministrate, di cui 264.984 richiami. Sono invece soltanto sei i nuovi casi di Covid, emersi dall'analisi di 246 tamponi, con un'incidenza del 2,44%. Nessun decesso e 10 le guarigioni certificate: il numero die positivi attuali è 368, quattro in meno rispetto il giorno precedente.

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