Ztl e traffico, Corso liberato dalle auto per un giorno solo

L'arteria invasa dalle auto in sosta, vanificato l'action day della polizia municipale

Ztl e traffico, Corso "liberato" dalle auto per un giorno solo
Ztl e traffico, Corso "liberato" dalle auto per un giorno solo
di Franco Tontoli
Venerdì 26 Gennaio 2024, 08:58 - Ultimo agg. 27 Gennaio, 09:26
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Il tragitto, a farlo intero dal Monumento ai Caduti alla Reggia, è una passeggiata di 980 metri, gradevole ma non come quelle che caratterizzavano corso Trieste fino a una cinquantennio fa, la "vasca" più lunga con l'angolo retto con via Mazzini che ospitava lo "struscio" serale in ogni stagione oggi è disagevole farla tutta, il passaggio pedonale è da trasferimento, non da passeggio. L'arteria principale della città è praticamente divisa in due, da via Unità Italiana all'incrocio con via Don Bosco-via Colombo e da qui a piazza Dante, il primo segmento è percorribile in auto, si parcheggia sui due lati fino al tappo dell'incrocio, da qui si entra in territorio Ztl, isola sforacchiata dagli orari di percorribilità, in parallelo con i marciapiedi dirimpettai si allungano le opposte file delle auto in sosta.

Il primo segmento, con traffico a rallentatore per le citate auto in sosta consentita sia libera che a pagamento e con quelle sconsideratamente in doppia fila, è una camera a gas, inalazioni per i pedoni, per i clienti dei caffè ai tavolini deliziati come in una solfatara. All'incrocio c'è da deviare a sinistra e destra, la prima fiumana va a infoltire quella già robusta di suo di via Roma, anche qui atmosfera da solfatara, negozi, esercizi pubblici, due scuole. In questa vasta area si può soffrire il disagio del carico eccessivo di traffico e ci si può ammalare di smog; nel parallelo tratto di corso Trieste salute salvaguardata, sofferenze epatiche a parte per i commercianti che le vetrine tengono spalancate a un deserto. Questo segmento su cui si sta intensificando la riapertura dei tanti negozi chiusi è stato teatro mercoledì scorso della prima delle incursioni annunciate a scadenza quindicinale delle pattuglie di polizia municipale col supporto delle autogrù.

Il blitz nella "striscia del Corso" con l'etichetta di "Action day" ha fruttato una trentina di contravvenzioni e diverse rimozioni forzate, trillo incessante di fischietti a scoraggiare clientela delle vendite in saldo gridate a manifesti spianati, in fuga chi doveva accedere a un bancomat per necessità di portafoglio.

«No, così non va, non si devono praticare sempre e soltanto sistemi repressivi a carico di automobilisti, di cittadini e con conseguenze che si ripercuotono sul commercio e buona parte dell'economia cittadina». Lo dice Alessandro Tartaglione, presidente provinciale di Adoc, l'associazione di difesa dei diritti dei consumatori e dei cittadini emanazione del sindacato Uil, che continua: «Su questi argomenti l'Adoc riceve decine di segnalazioni. Lungi da noi incentivare comportamenti contrari a leggi e regolamenti ma un'amministrazione comunale che deve operare per la vivibilità della città non può agire soltanto, ripeto, con la repressione, ma deve attuare sistemi di compatibilità fra regolamenti ed esigenze dei cittadini. Non si può declamare inflessibilità e rigore per cittadini che con una sosta per procedere a un acquisto lasciano l'auto sul Corso e poi rendersi responsabili, parlo degli amministratori, di inadempienze annose come la perdurante, scandalosa chiusura dei parcheggi di via Unità Italiana e dell'area Pollio, si trovano ai lati opposti di corso Trieste e sono da anni negati. Da questo deriva una penalizzazione ulteriore per chi è costretto a usufruire dei parcheggi privati con tariffe maggiori di quelle pubbliche. E ancora: come si fa a parlare di rigore verso i cittadini che patiscono la condizione di strade disastrate all'inverosimile, tutte fossi e traballamenti di basole? Ci vuole ben altro che la repressione nel settore della viabilità».
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Un accenno? Tartaglione: «C'è da programmare e in tempi brevi un nuovo piano di circolazione urbana, inutile su corso Trieste la zona a traffico limitato, la larghezza della carreggiata consente il ripristino della sosta anche sui due lati, parcheggio negli stalli blu con percentuale anche gratuita ma con rigorosa sorveglianza sull'orario di un'ora. La recita della lotta all'inquinamento con l'adozione della Ztl non regge quando per svuotare una strada si devia tutto il traffico su altre chiamate a pagare disagi inflitti per assicurare vivibilità a pochi residenti e passanti nella prima».
Ieri mattina, dopo le raffiche di contravvenzioni dell'"Action day", le auto in sosta in zona Ztl del Corso, erano senza soluzione di continuità in tutta la sua lunghezza. Quindi, perché non regolamentare l'irregolarità?
 

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