Dioniso, i legami tra il santuario di Sant'Abbondio a Pompei e il mondo ellenistico di Napoli

Il prof Carlo Regigno ne parla domani, venerdì 19 aprile, alle 17, nell’Auditorium degli scavi

Un capitello
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Giovedì 18 Aprile 2024, 20:00 - Ultimo agg. 21:06
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Pompei-Napoli, nel nome di Dioniso. Se ne parla domani, venerdì 19 aprile, alle 17, nell’Auditorium degli scavi: Carlo Rescigno parla di “Una tomba neapolitana e un tempio pompeiano: cronache dionisiache”. Al centro dell’incontro con protagonista il professore ordinario di Archeologia classica all'Università “Luigi Vanvitelli”, nonché coordinatore del corso di dottorato in Archeologia e culture del Mediterraneo antico alla Scuola Superiore Meridionale di Napoli, c'è il legame tra il santuario dionisiaco di Sant'Abbondio di Pompei e il mondo ellenistico di Napoli, in particolare delle tombe a camera dell’epoca.  Il motivo? «Fin dai tempi della sua scoperta - sostiene Rescigno -  il santuario dionisiaco di Sant'Abbondio non ha mai smesso di far discutere gli studiosi. La divisione degli spazi, la funzione di essi e l’iconografia del frontone trovano interessanti paralleli in un mondo apparentemente diverso, l’insieme delle tombe a camera ellenistiche di Neapolis rimandando a specifiche ideologie funerarie». Questo e tanto altro all'esame. L'iniziativa è organizzata dall’Associazione Internazionale Amici di Pompei Ets.

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