Da Napoli agli USA cresce il sostegno per il riconoscimento di Cirillo come socio dell’Accademia di Franklin

Il riconoscimento per il naturalista, medico e patriota della Repubblica napoletana del 1799

American Philosophical Society, 13 August 2015. Fonte: American Philosophical Society Author Eric Kilby from Somerville, MA, USA
American Philosophical Society, 13 August 2015. Fonte: American Philosophical Society Author Eric Kilby from Somerville, MA, USA
di Marco Perillo
Sabato 14 Gennaio 2023, 10:05 - Ultimo agg. 26 Marzo, 18:40
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Si allarga il sostegno per la petizione volta al riconoscimento di Domenico Cirillo, naturalista, medico e patriota della Repubblica napoletana del 1799, quale primo socio italiano della American Philosophical Society, l’accademia fondata da Benjamin Franklin nel 1743 a Filadelfia.

Lo scorso 30 dicembre avevamo dato notizia di un’iniziativa del prof. Amedeo Arena, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, volta alla correzione dei registri dell’illustre accademia statunitense, nei quali Cirillo era stato erroneamente riportato come “Professor Famitz”. Ne è scaturita una petizione, che ha ottenuto numerose dichiarazioni di sostegno sia in Italia che negli Stati Uniti.

Il sindaco di Napoli, professor Gaetano Manfredi, ha dichiarato a riguardo: «Il lavoro di ricerca che il prof. Amedeo Arena ha portato avanti con determinazione offre l'opportunità di mettere ordine in una vicenda antica, ma di grande valore per Napoli e per l'intera Città metropolitana. L'iscrizione del medico napoletano Domenico Cirillo all'American Philosophical Society, in qualità di primo socio italiano di tale accademia statunitense, rappresenta il giusto riconoscimento dell'autorevolezza e del ruolo internazionale che la cultura scientifica napoletana aveva fin dal '700. Appoggio quindi con convinzione l'iniziativa che, oltre a sanare un errore di trascrizione, contribuisce a sottolineare il legame profondo che unisce l'Italia, ed in particolare Napoli, agli Stati Uniti».

Convinto il sostegno all’iniziativa del Rettore dell’Università Federico II, professor Matteo Lorito: «A volte un mero errore materiale può privare una intera comunità scientifica di un giusto ed unanime riconoscimento. È esattamente ciò che accadde nel 1768 con l’elezione del nostro docente Domenico Cirillo, eminente medico, entomologo e botanico napoletano, che per evidenti meriti scientifici (introdusse ad esempio nell’accademia napoletana la nomenclatura binomiale di Linneo per indicare le specie degli organismi viventi) fu eletto membro di una importante accademia statunitense, famosa all’epoca per essere particolarmente selettiva nell’includere scienziati non di nazionalità americana.

Il nuovo socio fu per mero errore riportato con un nominativo inesatto e inesistente, secondo la dinamica recentemente ricostruita. Pertanto, l’intera Comunità accademica dell’Università di Napoli Federico II sostiene l’iniziativa del prof. Arena volta a correggere questo errore di valenza storica, restituendo ad un grande scienziato del passato la dignità di un importante riconoscimento e recuperando un simbolo importante di un legame antico tra la due comunità scientifiche operanti a Napoli e oltreoceano».

«Il lavoro di ricerca di Domenico Cirillo merita grande considerazione e dignità. Pertanto, correggere l’errore sarebbe la giusta conclusione di una vicenda storica e restituirebbe alla nostra comunità accademica e scientifica il posto che le spetta» afferma la professoressa Maria Triassi, presidente della Scuola di Medicina e chirurgia dell'Università Federico II, nel dare il proprio sostegno alla petizione promossa dal prof. Arena. «L’iscrizione del medico napoletano all’American Philosophical Society come primo socio italiano costituirebbe il giusto riconoscimento del ruolo internazionale che la cultura scientifica partenopea ha ricoperto nel corso dei secoli».

Dello stesso avviso è il dottor Arturo Armone Caruso, membro del comitato di studi Cirilliani ed autore di numerosi saggi e lezioni su tale intellettuale campano: «Domenico Cirillo, nel panorama della cultura internazionale, ha avuto un ruolo di notevole importanza nella diffusione del sapere botanico, medico e sociale. È grazie a Cirillo che si è potuta impostare una terapia idonea contro la sifilide, praticata fino all’avvento di quella antibiotica. Tra l’altro, Cirillo è stato uno dei promotori dei primi percorsi di umanizzazione sociale e sanitaria, attraverso i suoi Discorsi Accademici e il suo Progetto di Carità Nazionale. Grazie ai suoi studi, Cirillo è stato accolto negli ambienti scientifici italiani, in particolare nell’Accademia dei Quaranta e nella Società Botanica Fiorentina. Inoltre, ha avuto contatti con il mondo scientifico al di fuori dei confini europei, ed in particolare con gli Stati Uniti. Tali relazioni sono state mediate da John Morgan, il quale ha proposto all’American Philosophical Society l’iscrizione di Cirillo, che non sembra sia stata correttamente verbalizzata. Alla luce di quanto detto, sarebbe auspicabile il riconoscimento dell’elezione di Cirillo in seno a tale prestigiosa istituzione».

Il sostegno all’iniziativa arriva anche dagli Stati Uniti: la petizione è stata infatti firmata anche da docenti e studiosi delle università di Harvard, Berkeley, Filadelfia, Chicago e New York.

Maria Sachs, vice sindaca della Contea di Palm Beach, in Florida, ha dichiarato: «Questa iniziativa volta a porre in evidenza l'impatto di importanti personalità italiane si pone in continuità con la mia proposta, approvata all’unanimità dal Parlamento della Florida, di dichiarare il mese di ottobre come mese della cultura italiana ed italoamericana in Florida. Per questi motivi, sostengo pienamente questa petizione».

Dalla Florida arriva altresì il sostegno dell’avvocato Paul Finizio, già presidente della National Italian American Bar Association, e dell’avvocato Antonella Brancaccio-Balzano, Console onorario d’Italia ad Orlando, la quale ha dichiarato “correggere l’errore di trascrizione del 1768 è fondamentale per dare il giusto credito al medico e naturalista Cirillo ed alla sua Napoli, che da sempre ha giocato un ruolo fondamentale nella scena internazionale. Ricordiamoci che Napoli intrattiene solidi rapporti di amicizia con gli Stati Uniti da oltre due secoli, ospitando una delle prime rappresentante diplomatiche statunitensi in Europa».

Il professor Arena, ideatore della petizione, ha dichiarato: «Sono molto colpito dal sostegno alla petizione ricevuto tanto dai napoletani quanto da italoamericani che vivono ad oltre diecimila chilometri di distanza. Tale coinvolgimento dimostra quanto sia forte il legame che unisce, oggi, Napoli e gli Stati Uniti. Il riconoscimento di Cirillo quale primo socio italiano della American Philosophical Society non costituirebbe, pertanto, che la conferma della longevità di tale legame, che affonda le proprie radici nei valori dell’illuminismo. Ciò si evince dalla corrispondenza tra Gaetano Filangieri e Benjamin Franklin, recentemente oggetto di una mostra presso l’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco, che sarà presto esposta anche a Napoli, Vico Equense e Cava de’ Tirreni.

La petizione può essere firmata da tutti, cliccando su https://www.change.org/CirilloAPS e sul link che si riceverà nella e-mail di conferma. Entrambi i passaggi sono necessari ai fini della registrazione dell’adesione. Si invita invece a rifiutare qualsiasi richiesta di donazione, in quanto non promana da tale iniziativa.

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