Dal 6 Maggio è in libreria il volumetto Masaniello innamorato e altri racconti (Colonnese editore, 2021) di Raffaele Messina.
Messina è docente e narratore. Collabora alla rivista «l’Espresso napoletano» ed è segretario del Premio di poesia e narrativa ‘Megaris’. Di recente ha pubblicato il romanzo Ritrovarsi (Guida editori, 2018), il racconto Nella bottega di Caravaggio (Colonnese editore, 2019) e la raccolta Con la coda dell’occhio (Homo Scrivens, 2019).
Masaniello innamorato e altri racconti è un volumetto pubblicato da Colonnese editore nella storica e raffinata collana tascabile “Lo specchio di Silvia”. Cosa dobbiamo aspettarci?
Si tratta di un trittico di racconti, tutti ambientati nella Napoli del Seicento. La battuta pronta di un giovane lazzaro per togliersi dai guai; la furbizia di un maggiordomo nell’estorcere una lauta mancia. E poi c’è il racconto eponimo, dedicato al celebre Masaniello. Sono racconti esilaranti, dallo stile fresco, veloce e vivace, in cui si risentono i sapori e le voci di quella Napoli; in cui s’intrecciano le vite dei lazzari e quelle dei nobili.
Masaniello è un personaggio storico molto noto. Non ha temuto il rischio di essere ripetitivo?
Il rischio c’era, ma penso di averlo evitato. Il mio Masaniello innamorato non è una biografia romanzata. È un racconto che indaga un segmento poco noto della vita del celebre capopopolo. Sappiamo tanto in riferimento alla rivolta del Luglio 1647: il ruolo di Masaniello e dei suoi parenti, i manovratori occulti, le alleanze e i tradimenti. Ma sappiamo molto meno della sua dimensione privata e della sua formazione giovanile. Con quali regali si presentò a casa di Bernardina, la futura moglie, il giorno in cui ne incontrò la famiglia per il fidanzamento ufficiale? Ecco: io sono partito da questo elemento, accertato dagli storici, per ricostruire con l’immaginazione tutto quello che gli storici non possono dirci: i primi fremiti amorosi, il corteggiamento operato da Masaniello, le emozioni del primo bacio. Certo, poi, c’è anche il modo in cui quel giovane si confrontò con l’ingiustizia e il malgoverno, in modo che il racconto del Masaniello innamorato si concluda lì dove iniziano le vicende più note del Masaniello rivoluzionario.
Masaniello innamorato segue il successo ottenuto dal precedente volumetto: Nella bottega di Caravaggio, edito sempre da Colonnese. C’è qualcosa di profondo che lega le due opere, oltre l’evidente ambientazione seicentesca?
I due racconti sono complementari da molteplici punti di vista. Complementari, innanzi tutto, nell’officina, cioè nel modo costruire il racconto storico.
I due racconti sono complementari sono anche nello stile. Nella bottega di Caravaggio si apre con un ritmo lento, in cui sono ricostruite le tecniche di preparazione dei colori, poi la narrazione procede con un ritmo sempre più incalzante verso la tragedia incombente. In Masaniello innamorato dominano sempre la levità e l’ironia. Anche quando si affrontano temi molto tristi, quali le malattie e la malnutrizione che affliggevano l’infanzia napoletana, lo stile resta sempre comico o, talvolta, anche elegiaco, come nella migliore tradizione dei ‘cunti’ popolari.
Infine, i due volumetti sono complementari anche per la visione della Storia che propongono. La rivoluzione operata da Caravaggio nell’arte è stata vincente, mentre quella di Masaniello è stata perdente. Voglio dire che le grandi trasformazioni della Storia avvengono per effetto di lente e profonde trasformazioni culturali, mentre le fiammate rivoluzionarie sono spesso destinate a spegnarsi senza lasciare esiti duraturi.
Masaniello innamorato e altri racconti giunge a ridosso di una pandemia che ha imposto a tutti un lungo periodo di sacrifici molteplici e pesanti. Perché leggerlo?
Perché offre racconti vivaci e divertenti nei quali risultano vincenti l’intelligenza viva e la battuta pronta. I protagonisti dei miei racconti raccolgono le sfide poste dal loro tempo e mostrano capacità di reazione, voglia di vivere. Tutte cose di cui abbiamo bisogno anche noi, adesso.