Salerno Editrice compie 50 anni
con il volume «Un'officina di cultura»

Salerno Editrice compie 50 anni con il volume «Un'officina di cultura»
Mercoledì 4 Maggio 2022, 10:33
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Un convegno e un libro speciale: così la Salerno Editrice festeggia i suoi primi 50 anni di attività. L'appuntamento per le celebrazioni è giovedì 5 maggio, alle ore 17.30, presso la sede del Centro Pio Rajna, all'interno di Villa Altieri, a Roma. Per l'occasione verrà presentato «Salerno editrice: un'officina di cultura», il volume con i contributi del fondatore Enrico Malato, che ripercorre la storia della casa editrice, quello di Annamaria Malato, che ne ha preso le redini, e di Andrea Mazzucchi, nuovo direttore editoriale, che racconta il presente e i progetti per il futuro.

Il libro è arricchito anche dalle parole di stima e di affetto di importanti firme del giornalismo italiano, di intellettuali e importanti personalità istituzionali, alcuni dei quali saranno presenti al convegno. A parlare del libro e, soprattutto, a portare la loro testimonianza saranno i direttori delle collane storiche: Andrea Giardina, Luigi Mascilli Migliorini e Alessandro Barbero. Son passati cinquant'anni da quel 2 febbraio 1972, quando il professore Enrico Malato, docente di storia della letteratura italiana all'Università Federico II di Napoli e dantista di fama, entrò nello studio del notaio romano Dobici e appose la sua firma per l'atto di fondazione della Salerno Editrice, con il proposito - originariamente unico - di realizzare la collana «I novellieri italiani» da lui stesso diretta.

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«Da allora i propositi si sono moltiplicati - racconta Enrico Malato - hanno portato a percorrere molte altre strade, ad ampliare gli orizzonti di interesse, a coinvolgere illustri studiosi nel progetto, affidando loro titoli, ricerche e la direzione delle nuove collane.

Eppure, in tutti questi anni, c'è qualcosa che è rimasto immutato e che caratterizza ancora il profilo della Salerno Editrice: il costante e inflessibile riferimento a un concetto alto di editoria di cultura».

Nel catalogo compaiono le collane Testi e Documenti, Faville, Diamanti, Mosaici, Sestante, Profili, Aculei e le grandi opere dantesche come la Necod della Divina Commedia. Commenta Enrico Malato: «In fondo, la Salerno ha vissuto cinquant'anni nella logica di un'officina di cultura, quasi un'istituzione culturale, finalizzata esclusivamente ad attività di ricerca e di studio, sostenuta sempre dalla forte passione di tutti coloro che in essa e per essa hanno speso le proprie energie».

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