Il Centro Musei delle Scienze naturali e fisiche della Federico II vuole rievocare il ruolo di Eduardo Renato Caianiello nello sviluppo dell’attività scientifica in Campania dagli anni 50 fino alla sua morte, avvenuta nel 1993. E lo fa con una mostra curata da Rosanna Del Monte, direttrice tecnica del Museo di fisica, che verrà inaugurata il 25 ottobre.
Caianiello, chiamato alla cattedra di Fisica teorica in precedenza e per poco occupata da Ettore Majorana nel 1938, ha portato questi studi a Napoli alle frontiere della fisica quantistica e relatività generale raggiunte in quel tempo, collaborando con studiosi leader del mondo e organizzando scuole e congressi in Costiera Amalfitana.
Tutti argomenti oggi sviluppati in ambiti specialistici con l'informatica, l'intelligenza artificiale, la robotica e la bionica, i controlli automatici, la bioinformatica, la bioingegneria e le neuroscienze cognitive. Decisivo l'impegno di Caianiello anche nel creare laboratori di ricerca e strutture scientifiche tra cui restano l'Istituto di Scienze applicate e sistemi intelligenti del Cnr, l’Istituto internazionale per gli Alti studi scientifici di Vietri sul mare, senza trascurare la partecipazione al comitato ordinatore che ha fondato l’Università di Salerno e i suoi articoli per sostenere le conoscenze scientifiche come patrimonio dell’umanità pubblicati anche su “Il Mattino”, che restano di attualità.