«5G, tecnologia su cui puntare,
la Rete favorirà le aziende del Sud»

«5G, tecnologia su cui puntare, la Rete favorirà le aziende del Sud»
di Gianni Molinari
Giovedì 10 Ottobre 2019, 10:36 - Ultimo agg. 19:13
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Con il 4G (o LTE) sono arrivate le App nei telefonini, trasformati in smartphone, che si sono dimostrati utilissimi per i consumatori individuali; con il 5G arriveranno, in un certo senso, le App «di comunità», ovvero per le imprese, le pubbliche amministrazioni e in generale per tutte le organizzazioni per gestire le proprie attività ed il rapporto con la comunità di tutti gli utenti. Non solo aumenterà la velocità della trasmissione dei dati (e l'abbattimento della latenza, cioè la velocità di risposta del sistema che è fondamentale in quelle che saranno le innovazioni più avanzate, come la guida a distanza delle auto) ma molti sistemi software saranno integrati nelle reti consentendo di gestire in tempo reale servizi complessi come la mobilità delle persone, la logistica o i sistemi di produzione.

 

I principali operatori delle telecomunicazioni hanno avviato da qualche mese sperimentazioni tecniche del servizio in 7 grandi città e martedì la Camera ha approvato una mozione che ha sostanzialmente dato il via libera allo sviluppo delle reti 5G impegnando il governo «a proseguire con l'approfondimento degli studi e delle ricerche sull'elettromagnetismo, con riferimento alle tecnologie di comunicazione radio e non solo 5G e a tener conto dello sviluppo tecnologico in atto nel settore delle telecomunicazioni e delle opportunità di crescita e competitività che tale sviluppo offre al Paese». Dello sviluppo del 5G nel mezzogiorno si discute oggi a Napoli il convegno «5G: Opportunità per lo sviluppo Mezzogiorno» nel polo di San Giovanni a Teduccio dell'Università Federico II organizzato tra gli altri dall'Asstel, l'associazione degli operatori delle Tlc, il cui presidente Pietro Guindani farà il punto sulle sperimentazioni del sistema e le opportunità che il 5G apre nel Sud.
Presidente la mozione della Camera chiarisce: avanti con il 5G e approfondimento degli studi sui campi elettromagnetici.
«La mozione 5G approvata dalla maggioranza parlamentare è molto importante perché fa chiarezza su come inquadrare questa tecnologia. Le reti 5G non costituiscono una novità dal punto di vista delle regole a tutela della salute. La mozione parlamentare molto correttamente richiama innanzi tutto le linee guida internazionali emesse da ICNIRP, l'ente di ricerca riconosciuto dall'organizzazione Mondiale della Sanità; inoltre ricorda che l'Istituto Superiore di Sanità ha smentito le preoccupazioni rispetto a possibili danni per la salute della popolazione connessi all'introduzione del 5G. Con l'approvazione della mozione la Camera ha riconosciuto che il 5G è una tecnologia su cui puntare, dalle grandi potenzialità per migliorare la vita dei cittadini e come le nuove tecnologie siano una straordinaria occasione di crescita. Ed è quello per cui siamo impegnati».
A Bari e Matera e in altre cinque città si stanno sperimentando le prime applicazioni.
«A Bari insieme all'Autorità portuale c'è un progetto sulla logistica e la movimentazione delle merci dal porto alle aziende, nelle diverse modalità di trasporto; a Matera, capitale europea della Cultura 2019, con le istituzioni museali si sperimenta la realtà aumentata nel mondo dei beni culturali. Il 5G mette a disposizione una capacità di trasmissione che rende possibile ai visitatori una esperienza interattiva nei luoghi attraverso un viaggio multimediale nella storia dove la persona è al centro del percorso».
Potenza di rete che va sfruttata costruendo contenuti, quindi, opportunità per lavoro e nuove professioni.
«Già oggi nelle sperimentazioni avviate a Bari e Matera collaborano con gli operatori delle tlc, decine di enti e imprese. Il 5G è un abbrivio per la tecnologia e la creatività. Non a caso nella mozione della Camera è definita innovazione abilitante: una tecnologia con nuovi servizi che amplia le opportunità di accesso ai servizi per le persone e amplia lo spettro di attività delle imprese».
Oggi si parla del 5G e del Mezzogiorno.
«Lo facciamo nel polo della Federico II, che ospita l'Apple academy, Cisco e altri protagonisti della Gig-economy. Il 5G è un'opportunità per i cittadini, le imprese e la pubblica amministrazione per fare di più e meglio il proprio lavoro: il Sud ha competenze e idee per sfruttare questa occasione».
E forse dare una mano anche alla realtà più periferiche.
«La rete sarà pronta in 3-5 anni. Gli operatori copriranno anche i 120 comuni più isolati del Paese, molti sono nel Sud: immagini che si potrà fare un'aula scolastica virtuale condivisa tra più comuni con tutti gli strumenti didattici a disposizione».
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