«Siamo qui perché vogliamo diventare leader nel settore dei robot per la pulizia dei pannelli fotovoltaici. Abbiamo scelto questa azienda per la grande professionalità dei lavoratori. Siamo una grande famiglia, non una multinazionale. Saremo colleghi», hanno detto ai lavoratori il socio italiano Nino Di Bari e l'israeliano Ronen Goldstein. «La manifestazione - spiega Dario Basso, segretario generale della Uilm torinese - ha certificato la chiusura del rapporto con Whirlpool, che si è dimostrata un interlocutore serio e affidabile, e la contestuale apertura della collaborazione con la Ventures. Con la nuova proprietà attiveremo un costante e attento monitoraggio che eviti di incorrere in derive negative. I lavoratori vogliono vedere realizzati nei fatti gli obiettivi industriali annunciati, che hanno la potenzialità di garantire loro una giusta tranquillità occupazionale».
«È ancora una pagina bianca da scrivere. La Whirlpool ha dovuto impegnarsi economicamente perché arrivassero una nuova impresa e nuovi prodotti. Ci auguriamo che questo programma si realizzi e diventi un esempio», affermano Ugo Bolognesi e Lino La Mendola della Fiom.
I lavoratori hanno lasciato aperta la pagina Facebook, che durante la lunga vertenza ha ospitato messaggi, appelli e informazioni.
In un post hanno scritto: «Oggi è il primo giorno del post #Embraco. Questa pagina rimarrà aperta a testimonianza di tutto quello che abbiamo fatto. Abbiamo lottato per il nostro posto di lavoro,nuovamente dopo il 2004,soprattutto durante il periodo invernale fuori per ore al gelo, giorno e notte weekend compresi. Abbiamo raggiunto il nostro obbiettivo del posto di lavoro e far aprire gli occhi in Italia ed Europa sulla questione delocalizzazioni».