«Già nello scorso settembre avevamo avvisato che, a causa dei prezzi crescenti dell'energia, il settore stava andando in bancarotta; ora si sono aggiunti aumenti vertiginosi delle materie prime: la farina del 40%, la semola del 110%, mentre gas ed elettricità sono triplicate rispetto ad un anno fa. Decine di panifici artigianali hanno chiuso nell'ultimo anno in Campania, e molti altri rischiano di dover sospendere la produzione perchè non ce la fanno più a sostenere i costi. Inoltre diverse aziende molitorie sono sul punto di fermare la produzione perché il grano non si trova o ha costi altissimi, per cui rischiamo di ritrovarci senza materia prima».
È quanto afferma, in una nota, Domenico Filosa, presidente Unipan-Confcommercio Campania parlando del confronto che si è svolto, nella mattinata di oggi, alla commissione agricoltura del consiglio regionale della Campania. «C'e il serio rischio che la produzione di pane si fermi o diminuisca al punto tale da far impennare i prezzi al consumo, con conseguenze sociali gravissime.
Mi auguro inoltre che la Regione promuova un piano di medio-lungo termine per incrementare la produzione di grano utilizzando i tanti terreni incolti della Campania. Rivolgo infine un appello alle camere di commercio : investano tutte le proprie risorse sui settori in crisi, non è il momento di finanziare luminarie e feste di piazza che non giovano a nessuno, specie in una situazione di guerra come quella che stiamo vivendo», aggiunge Filosa.