Pensioni, ipotesi Quota 103 con minime oltre 615 euro. Cosa può cambiare per Ape Sociale e Opzione donna

Viste le poche risorse a disposizione e la scelta di non tassare maggiormente extraprofitti e ricchezze, la prossima legge di Bilancio potrebbe confermare Quota 103 e alzare le pensioni minime. Possibili novità per Ape sociale e Opzione donna

Pensioni, ipotesi Quota 103 con minime a 600 euro. Cosa può cambiare per Ape Sociale e Opzione donna
Pensioni, ipotesi Quota 103 con minime a 600 euro. Cosa può cambiare per Ape Sociale e Opzione donna
di Giacomo Andreoli
Martedì 29 Agosto 2023, 19:52 - Ultimo agg. 30 Agosto, 00:03
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Per la riforma delle pensioni, o meglio, per il capitolo previdenza della prossima legge di Bilancio, si parte dal rinnovo di Quota 103, più l'innalzamento delle pensioni minime a oltre 600 euro. I fondi a disposizione, infatti, sono pochi e il governo non vuole reperirne altri tassando ancora gli extraprofitti o prelevando denaro dai più abbienti. Il pacchetto potrebbe poi prevedere delle lievi modifiche per Opzione donna e Ape sociale. Vediamo quindi nel dettaglio cosa può cambiare sulle pensioni con la prossima Manovra.

La conferma di Quota 103

Le cifre, al momento, sono variabili. Per la manovra si parte da una dotazione sicura di 4 miliardi di euro. Basterebbero per confermare nel 2024, Quota 103 e Opzione donna ridotta, in attesa di trovare nuove soluzioni. Insomma, Quota 41 verrebbe congelata per aspettare di avere le risorse necessarie.

Qualche sforzo, però, si farà, con l'obiettivo di aumentare almeno di qualche miliardo il tesoretto.

Per accedere a Quota 103 quest'anno si dovevano avere almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi. Lo schema dovrebbe essere replicato nel 2024. In ogni caso prima di ottobre non ci saranno novità annunciate: il governo deve valutare quante risorse saranno a disposizione per il prossimo anno.

L'aumento delle pensioni minime

Un intervento che si potrebbe fare, come detto, è far crescere l'importo delle pensioni minime oltre i 600 euro. Già con la rivalutazione all'inflazione si arriverà a 615. A questa soglia i si è giunti dopo il pressing di Forza Italia, che ora preme ancora per avvicinarsi alla promessa di Silvio Berlusconi. L'ex numero uno del partito, appena scomparso, voleva infatti che si arrivasse a 1000 euro al mese per tutti. Un obiettivo impossibile, oggi, ma si potrebbe salire di qualche decina di euro sopra i 615, privilegiando gli over 75.

Le possibili novità per Opzione donna e Ape sociale

Quanto a Opzione donna, la formula dei 35 anni di contributi necessari per andare in pensione una volta compiuto il sessantesimo anno di età (o, in alcuni casi, anche solo 58 o 59) non sembra attrarre particolarmente le lavoratrici italiane. «L’assegno subisce un taglio troppo drastico e quindi la misura rende poco» avrebbe detto in Consiglio dei minsitri Giorgia Meloni.

Tuttavia, garantiscono dal ministero del Lavoro, l’eliminazione comporterebbe il contestuale inserimento di nuove tutele nel pacchetto Ape sociale. Una sorta di accorpamento che però prevederebbe maggiore flessibilità ad esempio per caregiver e lavoratrici in specifiche condizioni. Un riordino degli incentivi che apparentemente sembra rispondere alla necessità di tagliare «sprechi e inefficienze» invocata proprio da Meloni per costruire una manovra che risponda all’immagine che vuole dare del governo.

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