Tasse su voli aerei, merendine e bibite, gettito da 1,5 miliardi

Tasse su voli aerei, merendine e bibite, gettito da 1,5 miliardi
Tasse su voli aerei, merendine e bibite, gettito da 1,5 miliardi
di Michele Di Branco
Domenica 22 Settembre 2019, 09:23 - Ultimo agg. 18:40
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Un miliardo e mezzo di euro. E' questo il gettito che, nel 2020, potrebbe fruttare la doppia mossa proposta dal ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, di una tassa di un euro sui voli nazionali e di un euro e 50 sui voli internazionali e di micro-interventi fiscali su consumi che fanno male alla salute e all'ambiente come bevande zuccherate e merendine.

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Ieri il premier, Giuseppe Conte, ha definito «praticabile» l'idea e dal ministero dell'Economia, dove parlano di operazione «in fase istruttoria», confermano che i tecnici al lavoro sulla legge di Bilancio stanno mettendo a punto il dossier. In generale, rispetto al progetto di un pacchetto ambientale che comprenda anche il taglio di sussidi anti-ecologici (complessivamente hanno un valore teorico di 19 miliardi), il premier ha specificato la proposta al mondo produttivo: «Elaboriamo un piano industriale con un patto con tutto il mondo produttivo per cui, progressivamente, attraverso soprattutto meccanismi incentivanti, riusciamo a orientare tutto il sistema verso la transizione energetica, verso un Green New Deal». Anche il ministro Costa, cui si deve la sortita che ha portato alla stesura della bozza di decreto legge (per ora rinviato a un prossimo Consiglio dei ministri) cerca di tranquillizzare i settori coinvolti facendo sapere che ogni taglio sulle agevolazioni per il gasolio sarà compensato con equivalenti agevolazioni verdi. E ricorda come il previsto bonus da 2.000 euro possa essere usato anche per il trasporto su bici o gli abbonamenti ai mezzi pubblici.

IL CASO INGLESE
Occorre ricordare che la via della sugar tax era stata già tentata lo scorso anno, senza successo. È il Movimento 5 Stelle a spingere per questa opzione, forte delle molteplici esperienze praticate da diversi anni in altri Paesi, come Francia e Inghilterra. I dettagli dell'operazione non ci sono ancora ma si tratterebbe di applicare una tassazione di circa due centesimi di euro per ogni bibita che contiene zucchero e dolcificanti. Nel Regno Unito, ad esempio, le bibite con più di 5 grammi di zucchero ogni 100 millilitri subiscono un rincaro di 18 pence al litro. La manovra, peraltro, sarebbe inquadrata in un intervento più ampio contro l'uso eccessivo di zuccheri. Così, spunta la proposta di proibire, nelle scuole, ogni forma diretta di pubblicità e commercializzazione di alimenti ricchi di grassi saturi, zuccheri e sali. Una delle proposte prevede anche l'inserimento di etichette che indichino il rischio di obesità nelle confezioni dei prodotti per un target giovane e delle bevande zuccherate. L'ipotesi di applicare una tassa di un euro sui voli nazionali e di un euro e 50 sui voli internazionali, se possibile, è destinata a suscitare ancora più polemiche.

Nel nostro paese, infatti, si applicano su ogni biglietto aereo una serie di imposte e balzelli vari, dalle tasse aeroportuali a quelle sulla sicurezza, passando per addizionali comunali e ministeriali, tassa per aviazione civile e commissioni per l'emissione del biglietto, che portano la tassazione a raggiungere anche il 40% del costo del biglietto aereo (anche di più nel caso di quelli lopw cost). Intanto il ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha annunciato l'intenzione di prorogare gli incentivi per le ristrutturazioni e per l'efficienza energetica rendendoli strutturali. Il ministro, parlando ad un incontro di Confedilizia, ha ricordato che «grazie alle detrazioni fiscali per il risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti, dal 2007 si registrano 39 miliardi di investimenti per interventi di riqualificazione».
Questa sarebbe dunque una misura a riduzione del carico fiscale, come la cancellazione degli aumenti Iva, per la quale lo stesso Conte ha confermato l'impegno.

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