Courmayeur non cambia nome: il referendum è fallito

Courmayeur non cambia nome: il referendum è fallito
Domenica 1 Giugno 2014, 23:36 - Ultimo agg. 23:49
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Courmayeur mantiene la sua denominazione e dice no al pi evocativo nome di Courmayeur-Mont Blanc. quanto emerge dal voto referendario di oggi dove solo il 39,46% degli aventi diritto (921 elettori) si è presentato alle urne, respingendo così la proposta dell'amministrazione comunale. Alla consultazione, per essere valida, doveva partecipare almeno il 50% più uno degli aventi diritto, ovvero 1.168 residenti. Il clima, complice il bel tempo e il primo week end 'd'estatè, nelle tre sezioni dove si è votato era tranquillo. Un pò meno nei bar e soprattutto sui social forum dove la discussione tra favorevoli e contrari è stata 'accesa'.



Chi ha scelto di votare si è trovato in mano la scheda con il quesito «Volete che la denominazione del Comune di Courmayeur sia modificata in Courmayeur-Mont-Blanc?». «Quest'iniziativa - ha spiegato il sindaco, Fabrizia Derriard - aveva una duplice valenza: la prima culturale, come riconoscimento ad una montagna che ha dato tanto al paese; la seconda è più promozionale, ovvero per dare una riconoscibilità immediata alla località visto che il Mont Blanc è noto in tutto il mondo». La 'sorellà Chamonix - a 20 chilometri di distanza, dalla parte francese del massiccio - ha abbinato nel 1921 il suo nome a questo colosso di granito in mezzo alle Alpi e ne ha tratto indubbi benefici: il Monte Bianco spesso è infatti associato alla località savoiarda, nonostante la maggior parte dei versanti siano affacciati sull'Italia. All'uscita dai seggi, tanti sorrisi e poca voglia di parlare tra i 'courmayeureins'. Paolo Broglio, direttore della scuola di sci del Monte Bianco, ha subito messo le mani avanti: «Parlo a titolo personale e sono favorevole al cambio del nome. Sicuramente può rappresentare un vantaggio dal punto di vista turistico-professionale.



Non ci sono aspetti negativi in questa iniziativa, ne vedo solo di positivi». La replica è arrivata su web e con la firma di Henry Truchet, operatore turistico: «Il turismo certo non lo fai con l'aggiunta di Mont Blanc, ma con i servizi e la cortesia». E ha rilanciato: «Abbiamo una insufficienza posti letto negli alberghi e 23.000 posti letto nelle seconde case che restano chiuse 300 giorni l'anno. Se questo è fare turismo...». Nel dibattito è intervenuto anche Gabriele Campiglia, aggiungendo: «Conterà poco ma io sono nazionalista e non mi piace. Al limite Courmayeur Monte Bianco l'avrei votata». A poca distanza dal seggio, nella via Roma dello 'struscio', i turisti sfilavano incuriositi più dai saldi che dal referendum.



Complice il ponte, l'afflusso turistico oggi è stato sui livelli di piena estate. Cristina, di Genova, in gita con alcune amiche, del voto non sapeva nulla. «Ma mi sembra una buona idea - aggiunge - il Monte Bianco è una presenza che si avverte 'fisicamentè a Courmayeur, ce lo hai davanti tutto il giorno».