Whirlpool, De Luca non si arrende:
​«Pronti 20 milioni per restare a Napoli»

Whirlpool, De Luca non si arrende: «Pronti 20 milioni per restare a Napoli»
Mercoledì 16 Ottobre 2019, 11:05 - Ultimo agg. 17 Ottobre, 08:12
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«Ieri ho inviato una lettera per chiedere un estremo confronto con Invitalia, per verificare se ci sono le condizioni per rilanciare. Non so cosa si possa fare oggi, date le decisioni di Whirlpool. La Regione Campania è pronta a mettere a disposizioni fino a 20 milioni di euro per invitare l'azienda a restare a Napoli». Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca - intervenuto a Radio CRC - in merito alla vicenda Whirlpool. «Grande chiacchiere e grande propaganda - ha sottolineato - senza la vera soluzione dei problemi: Whirlpool chiude. Avemmo dovuto spronare l'azienda a dire in quali condizioni avrebbe potuto riaprire. Il Governo avrebbe dovuto mettere in piedi una serie di vantaggi fiscali. Da anni il nostro Paese è privo di una politica industriale. Abbiamo al Governo - ha concluso - persone che pensano di governare l'Italia attraverso i tweet e la mera propaganda».
 



«Ho chiesto e attendo con fiducia un incontro con il presidente del Consiglio al quale vorrei rappresentare l'inaccettabilità di questo esito che si sta per consumare» ha detto Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, parlando della vertenza Whirlpool. «Vorrei che il presidente del Consiglio apprendesse, anche direttamente da questo incontro - ha affermato - che questa è una vertenza della città». «E' la città che trova inaccettabile e intollerabile che oltre 400 persone possono andare a casa in questo modo - ha aggiunto - C'è bisogno di vederci, per comprendere quale è la strategia del Governo». «Il Governo ha firmato un accordo che la Whirlpool che non vuole rispettare - ha sottolineato -. Il Governo che fa, ne prende atto e continua la sua vita normale come se nulla fosse?». «Noi vorremmo in quel tavolo trovare delle soluzioni per consentire a queste persone e continuare a vivere lavorando - ha proseguito -. Abbiamo delle idee però vorremmo capire quali sono le idee del Governo perché finora il ministro Patuanelli che ho incontrato non ha altro da dire ne può fare niente, quindi ha passato la palla al presidente del Consiglio che ci fa sapere che l'incontro è andato male». «Noi, però, vorremmo che questa vertenza non cadesse nella disperazione più assoluta diventando una questione di ordine pubblico - ha evidenziato - Noi come città faremo anche delle iniziative importanti». «Non lasceremo soli questi lavoratori - ha concluso - ma dobbiamo trovare una strada per dare un futuro sereno di lavoro a queste persone che in questi mesi hanno sofferto veramente le pene dell'inferno».

«Il lavoro delle persone viene prima del profitto. La lotta dei lavoratori di Whirlpool deve diventare una bandiera per tutti noi: insopportabile e indegno quello che sta accadendo». Così il leader della Cisl Annamaria Furlan sulla vertenza. «Le multinazionali vengono in Italia, fanno shopping delle nostre imprese, magari hanno anche agevolazioni e sostegno economico, poi decidono di chiudere senza alcuna motivazione che non si possa superare e buttano per la strada non merce, ma uomini e donne». «E' una cosa inaccettabile - ha concluso - che deve rappresentare per ognuno di noi una battaglia importante al fianco dei lavoratori».

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