Napoli, Parco Viviani chiuso da un mese: «Rami caduti e mancanza di personale»

Napoli, Parco Viviani chiuso da un mese: «Rami caduti e mancanza di personale»
di Giuliana Covella
Giovedì 16 Gennaio 2020, 14:58
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Parco Viviani chiuso da un mese a causa della caduta di rami da alcuni alberi e della mancanza di personale. Un parco riqualificato oltre due anni fa con circa 400mila euro e negato ai cittadini dei quartieri Avvocata e Montecalvario. L’odissea riguarda uno dei parchi più belli di via Girolamo Santacroce, dove ieri mattina si è tenuto un sopralluogo con gli agronomi del Comune per capire quando e con quali modalità potrà riaprire al pubblico.

Resta il fatto che, al di là delle buone intenzioni, i cittadini si sono visiti negare uno dei più bei “polmoni verdi” della zona a ridosso tra via Salvator Rosa e Quartieri Spagnoli. Un parco multifunzione dopo i lavori eseguiti nel 2017, dove i cani hanno uno spazio a loro destinato con un'area di sgambamento; dove ci sono un orto sociale e un’area giochi per i bambini anche grazie alla presenza di sorveglianti. Inoltre il Viviani è il primo parco della città a ospitare una cisterna per la raccolta di oli esausti vegetali. Ma che ha subito fasi alterne di aperture e chiusure. Ad oggi resta chiuso, nonostante le ripetute sollecitazioni di cittadini, associazioni e Municipalità.

«Ieri come oggi penso che dopo la spesa, ma anche il lavoro che c’è dietro e la storia del parco Viviani non vada abbandonato un progetto per un territorio che già è danneggiato per il fatto che non c’è nulla - dichiara Rosanna Laudanno, consigliera della II Municipalità, che ha partecipato ieri al sopralluogo da lei richiesto con i tecnici comunali e che segue la vicenda sin dall’inizio - Così si toglie la possibilità a tutti di avere uno spazio verde di circa 20.000 metri quadrati, ma soprattutto si nega la possibilità ai ragazzi, cani, bambini di avere un luogo di ritrovo». Fattore importante inoltre per la Laudanno «è l’alta densità di smog che c’è nel nostro quartiere, quindi negare l’unico “polmone verde” significa uccidere un territorio. E noi abbiamo il diritto come il dovere di difendere a tutti costi un bene comune e tanto prezioso».
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