Scrittura e hitech, TedxNapoli
scommette su San Giovanni

Scrittura e hitech, TedxNapoli scommette su San Giovanni
di Mariagiovanna Capone
Lunedì 27 Novembre 2017, 10:25
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Il tema della quarta edizione di TedxNapoli è stato «Keep the gradient», un'esortazione che nelle intenzioni degli organizzatori significa più o meno «sogna e agisci puntando sempre più in alto». Non a caso hanno scelto il Polo tecnologico di San Giovanni a Teduccio come location in grado di ospitare la kermesse, il luogo che più di qualunque altro rappresenta il simbolo del cambiamento di Napoli e delle idee ambiziose che l'Università Federico II ha immaginato per l'area est, abbandonata per oltre vent'anni, arrivando a convincere grandi aziende come Apple a investire qui. E gli undici speakers italiani e internazionali che si sono alternati sul palco nella manifestazione internazionale hanno condotto i loro «speech», le loro discussioni, ribadendo l'importanza di puntare oltre le proprie aspettative, superare i propri limiti. Tutti convinti che la diffusione delle proprie idee, che è poi lo spirito di Ted (acronimo che sta per Technology, Entertainment, Design), nato circa trent'anni fa in California per dare un palco a chiunque avesse un'idea interessante da condividere, fosse un modo per offrire la chiave di lettura per migliorare il mondo. Idee di miglioramento umano e sociale, come ha fatto Maria Franco, la docente di italiano tra i cinque vincitori dell'Italian Teacher Prize 2017, che insegna scrittura ai giovanissimi reclusi del carcere di Nisida, minori sbandati, spesso senza guida morale e familiare che hanno commesso reati. «Partiamo da ragazzi senza competenza e interesse per la materia, spesso con carenze di alfabetizzazione, che non hanno mai letto un libro e non hanno nessun approccio con la letteratura. La maggioranza è così, poi c'è qualche eccezione, ma di base i ragazzi che sono a Nisida hanno grosse carenze cognitive e culturali» spiega. «Ma il nostro lavoro è quello di valorizzare la scrittura affinché diventi strumento di crescita, che può rivoluzionare la vita. In grado di far sviluppare competenze linguistiche, di comunicazione e di riflessione su stessi. Il vincolo maggiore per loro è pensare al futuro necessariamente uguale al loro passato, tuttavia il processo elaborativo attraverso la scrittura li fa liberare da questo vincolo e si sentono più determinanti: la storia non è già scritta, possono cambiare il finale della loro esistenza». I risultati ci sono e si vedono, racconta Franco alla platea che l'ascolta attenta, «alcuni ragazzi una volta usciti riprendono in mano la loro vita lungo un percorso differente, moralmente sano. Altri cambiano atteggiamento con il mondo circostante, sentendosi meno eclissati e più parte di una comunità. A Nisida arrivano ragazzini che hanno vissuto pesantissime esperienze. La prevenzione è la soluzione. Il carcere non lo è».

Per cambiare il mondo il 26enne Achille Damasco da Scampia ha scelto sfidare un grande della scienza. Laureato alla Federico II in Fisica della materia, ha totalmente rivisto la teoria dell'evoluzione di Darwin affermando che «la nostra evoluzione dipende dall'andare in risonanza con il mondo esterno e non dalla selezione». La sua è una «Teoria delle Risonanze Evolutive» (Tre) e la validità trova conferma con la pubblicazione sulla rivista scientifica Physica A, e al pubblico di TedxNapoli ha illustrato l'importanza di «credere in un progetto, anche se molto ambizioso, e seguirlo fino in fondo. La mia formazione scientifica mi porta all'astrazione, la fisica è questo fondamentalmente, immaginare qualcosa oltre i concetti che vediamo con gli occhi ma farlo con la mente. Io coniugo la conoscenza della fisica alle altre scienze, in particolare alla biologia». Essere di un quartiere complesso come Scampia è stato poi inconsciamente un elemento in più per questo giovane scienziato, per scrollarsi di dosso il marchio della criminalità dei tanti che qui delinquono. «La voglia di riscatto c'è, sfido chiunque viva in questo quartiere dormitorio che per il resto del mondo significa criminalità organizzata, spaccio, faide. Io ho studiato qui fino alle medie e da figlio di Scampia ho provato a far emergere me stesso al di là della nomea del quartiere» aggiunge Damasco. «Ci sono due modi per riscattarti: il primo è cercarlo, farlo e basta; il secondo è più profondo, ossia non è cercarlo a tutti i costi ma costruire qualcosa che abbia valore in sé. Questa è la via che ho scelto io, magari più complessa e lunga, ma sicuramente meno retorica».
 
Obiettivi ambiziosi anche per Marco Barattini, l'ingegnere informatico napoletano diplomato alla iOS Developer Academy che, insieme al suo team, ha creato «Hear me well», una app che trasforma lo smartphone in un apparecchio acustico che «con 2 euro e 99 centesimi ha cambiato la vita di coloro che hanno problemi di sordità», il tutto grazie alla vicina di casa americana ultranovantenne che «si vergognava di indossare l'apparecchio». Per Irina Margareta Nistor, la doppiatrice laureata in lingue straniere che in Romania i giovani conoscono come «la voce della libertà», puntare in alto ha significato sfidare «la dittatura di Ceausescu». E poi Fabio Zaffagnini, ideatore di Rockin'1000, che sta esportando il progetto in tutto il mondo; Nicola Vitiello, docente di biorobotica inventore degli esoscheletri, robot indossabili in grado di aiutare soggetti con ridotte capacità motorie ma anche di proteggere operai alle prese con macchinari pericolosi; Letizia Verzulli, 15enne che racconta la sua vita con la sorella autistica; Vincenzo Armini, che affronta la malnutrizione infantile, specie in realtà come quelle dell'Uganda dove è in corso un progetto-pilota, con alimenti terapeutici a rapido impiego. E ancora Rikke Wend Hartung, danese con lavoro stabile e prestigioso che ha lasciato tutto alle spalle e ora vive in Italia; Caterina Ferrara, fondatrice di Blockchain Ladies, la community internazionale di donne appassionate di bitcoin e criptovalute con un occhio alla possibile diffusione in Africa come strumento per affrancarsi dalla corruzione dilagante; Cristina Portolano, fumettista, che nelle sue tavole affronta temi quali la pubertà e il sesso ai tempi dei social network.
 
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