Cybersecurity, ecco i venti cervelloni
dell'Accenture Cyber HackAdemy

Cybersecurity, ecco i venti cervelloni dell'Accenture Cyber HackAdemy
di Mariagiovanna Capone
Domenica 4 Ottobre 2020, 13:00
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Sono appena in venti, tutti sui 25 anni, e da domani saranno esperti di sicurezza informatica. Per loro è arrivato il Graduation Day dopo circa sei mesi all'Accenture Cyber HackAdemy, il corso di formazione nato da una collaborazione tra l'Università Federico II e Accenture, azienda leader a livello globale nel settore dei servizi professionali, con il supporto di Palo Alto Networks (partner di Accenture). Domani alle 16 nel campus di San Giovanni a Teduccio, per la consegna dei diplomi ai venti studenti del primo anno accademico, interverrà anche il ministro dell'Università Gaetano Manfredi, il rettore Arturo de Vivo e Matteo Lorito, che gli succederà dal primo novembre, il presidente e Ad di Accenture Italia Fabio Benasso, il direttore del Dieti ed Apple Developer Academy Giorgio Ventre, l'assessore regionale all'Innovazione Valeria Fascione, e vertici di cyber security militari e civili. Sarà anche l'occasione per inaugurare gli spazi della Cyber HackAdemy realizzati anche grazie ai finanziamenti provenienti dal Fondo Sociale Europeo.

Nata dalla collaborazione tra Accenture e Università Federico II, la Cyber HackAdemy ha iniziato il suo percorso a marzo con lezioni a distanza, poi da luglio si è passati a quelle in presenza. La formazione è stata incentrata su strumenti, tecnologie e competenze specialistiche legate alla Cyber Security, una tematica globale che riguarda tutti i settori industriali la cui crescente complessità richiede competenze avanzate e professionisti sempre più specializzati. Si tratta quindi di una professione del futuro che nei prossimi anni sarà essenziale, con persone che vanno formate adeguatamente e la Cyber HackAdemy nasce proprio con questo intento. «Federico II, attraverso la collaborazione con Accenture, dimostra ancora una volta di essere in prima linea per quanto riguarda le iniziative di cross-fertilizzazione tra il mondo accademico e l'ecosistema delle aziende. Il progetto nasce dalla convinzione che la sicurezza informatica rivesta oggi un ruolo cruciale nella società, al punto da imporci di riconsiderare necessariamente l'importanza della formazione in quest'ambito» sottolinea il docente di Network Security alla Federico II e responsabile scientifico della HackAdemy, Simon Pietro Romano. «Dopo la recente inaugurazione del Cyber Fusion Center di Napoli, rafforziamo l'impegno di Accenture in Cyber Security al fianco di un importante protagonista dell'ecosistema universitario come la Federico II, fucina di talenti altamente qualificati» aggiunge Paolo Dal Cin, Accenture Security Lead per l'Europa.

Selezionati tra oltre 350 candidature, i 20 partecipanti hanno una formazione principalmente Stem, ossia scienze, tecnologia, ingegneria e matematica anche se è presente una archeologa. Attraverso corsi frontali, laboratori di tipo hands-on e seminari hanno acquisito una formazione specializzata nel campo della sicurezza informatica, con particolare focalizzazione su tecniche e protocolli per la sicurezza di rete, delle infrastrutture Cloud, degli ecosistemi IoT (Internet of Things), nonché alle metodologie cosiddette di Offensive Defense. Il corso ha adottato un approccio esperienziale innovativo basato su sfide pratiche (Cbl-Challenge Based Learning), apprendimento autonomo e didattica basata sul lavoro di gruppo. Per i migliori, sei mesi di stage in una delle sedi italiane di Accenture ma anche la possibilità di un contratto di assunzione.
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