Da Napoli una startup digitale
per chi tutela la natura

Da Napoli una startup digitale per chi tutela la natura
di Emanuela Sorrentino
Martedì 4 Giugno 2019, 14:56
2 Minuti di Lettura
Una start up digitale per chi vive rispettando la natura quando lavora, produce, mangia e fa acquisti. È ambizioso il progetto di BioAmbassador che nasce a Napoli da un’idea di Axel Pfaender e che in poche settimane ha già registrato un grande seguito sui social con l’intenzione di diventare una piattaforma digitale di riferimento per tutta l’Europa. Gli obiettivi: sensibilizzare le persone sulla sostenibilità ambientale e mettere assieme tutte le voci che parlano di eco bio e buone pratiche per l’ambiente sul web.​

Il claim aziendale di BioAmbassador è “Be the Good, Share the Good” ed è un invito a vivere in maniera sostenibile e a diventare un esempio per gli altri.​

Come? Condividendo buone pratiche sul web, attraverso articoli, foto e video.​

Gli strumenti di BioAmbassador per promuovere la cultura del sostenibile sono un Magazine e una piattaforma e-commerce, con prodotti bio certificati, frutto di processi di lavorazione sostenibili​ (food, fashion, pets, lifestyle, giocattoli e make-up). 

Grazie alla presenza di un panel di esperti (tra membri delle associazioni ambientaliste, medici, giornalisti e blogger di settore), BioAmbassador invita la Community a discutere dei temi caldi riguardo l’ambiente, i cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile e a proporre soluzioni.​

Un altro punto di forza di BioAmbassador sono le cause, cioè la possibilità di intervenire sui territori sostenendo, assieme alla Community, progetti di divulgazione scientifica sul riciclo e sul riuso, campagne di sensibilizzazione sulla sostenibilità ambientale.

Oltre ai profili di Facebook (10 mila like in pochi giorni di vita), Instagram e Twitter, esiste online anche un sito di attesa www.bioambassador.com; mentre il 21 giugno verrà lanciata una piattaforma per gli acquisti e la rivista digitale.​

Nel frattempo, la community sta rispondendo alla call sulle cause da sostenere.​

«Vogliamo essere una nuova voce non solo denunciando ciò che non va, ma anche di proponimento per migliorare la qualità della vita partendo dalle buone pratiche e dai consumi responsabili - dice Axel Pfaender, co-founder e direttore di BioAmbassador - È importante che tutti quelli che credono nella possibilità di cambiare rotta, lavorino in sinergia per modificare tutti quegli atteggiamenti nocivi per l’ambiente e camminare assieme per uno stile di vita più rispettoso del Pianeta. Ognuno può fare la propria parte». ​
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