Ha scritto una lettera indirizzata alla sorella ed ai familiari dei genitori uccisi, Benno Neumair, per chiedere ai giudici del processo d'appello del tribunale di Bolzano, di aver accesso ad un programma di giustizia riparativa. Richiesta a cui i magistrati hanno opposto il rifiuto. Neumair, già condannato all'ergastolo per il duplice omicidio di Peter Neumair, suo padre, e LauraPerselli, sua madre, aveva chiesto di poter usufruire di un percorso sorvegliato di riavvicinamento tra reo e vittime, previsto dal codice, finalizzato ad azioni di riconciliazione.
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Rifiuto della sorella
«Non mi sento pronta.
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La lettera dal carcere
«A seguito di un percorso psicoanalitico in carcere, chiedo di poter intraprendere un percorso digiustizia riparativa con mia sorella Madé Neumair, le mie zie Elisabetta Perselli, Carla Perselli eMichaela Neumair», si legge nella lettera scritta a mano da Benno, che si trova in carcere a Verona, indirizzata alla componente femminile della famiglia, ma omettendo i nomi degli zii Gianni, marito di Carla, e Ganesh, fratello di Peter.
Richiesta respinta
Dopo quattro ore di camera di consiglio i giudici hanno respinto la richiesta di giustizia riparativa, ma ammesso agli atti, una memoria relativa ad un problema all'ippocampo - una zona specifica del cervello - che, secondo la difesa, potrebbe essere causa degli scatti di ira dell'imputato, che avrebbe portato all'omicidio dei genitori.