Strage di Erba, la difesa di Olindo e Rosa: «Hanno disturbi psicopatologici importanti. Incapaci di dichiarazioni valide»

Per loro esperti, Olindo e Rosa hanno deficit cognitivi importanti

Strage di Erba, la difesa di Olindo e Rosa: «Hanno disturbi psicopatologici importanti. Incapaci di dichiarazioni valide»
Strage di Erba, la difesa di Olindo e Rosa: «Hanno disturbi psicopatologici importanti. Incapaci di dichiarazioni valide»
Venerdì 12 Gennaio 2024, 15:35 - Ultimo agg. 13 Gennaio, 00:16
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Per motivare come non fossero genuine le confessioni di Olindo Romano e Rosa Bazzi (poi ritrattate) per la strage di Erba i loro difensori alla richiesta di revisione della sentenza hanno allegato elaborati di esperti che hanno «rilevato disturbi psicopatologici in Olindo e Rosa e deficit cognitivi importanti in Rosa». Rosa Bazzi e Olindo Romano, i due coniugi stanno scontando la condanna all'ergastolo per la strage di Erba dell'11 dicembre 2006, in cui furono uccise 4 persone, tra cui il piccolo Youssef Marzouk di appena 2 anni, saranno in aula il 1 marzo a Brescia per l’apertura dell’udienza dibattimentale in cui si discuterà la revisione del processo

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Elementi, quelli portati ora dalla difesa, non valutati nei precedenti processi e che, invece, costituiscono una «nuova prova» ottenuta con una «consulenza multidisciplinare».

Per gli esperti degli avvocati della coppia condannata all'ergastolo e per la quale i legali chiedono l'annullamento della sentenza, Rosa è «una persona vulnerabile a causa di una disabilità intellettiva (altrimenti nota come ritardo mentale) che coinvolge lo sviluppo di tutte le funzioni cognitive, comprese le funzioni cognitive necessarie per permettere al soggetto di produrre valide dichiarazioni».

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Anche a Olindo Romano, per gli esperti, «sono stati riscontrati importanti aspetti psicopatologici disfunzionali» e quindi era a sua volta «un soggetto inidoneo a rendere dichiarazioni valide nel contesto in cui queste sono avvenute, poiché è risultato avere un profilo di personalità acquiescente, con un'abnorme tendenza alla credulità e con scarso senso di autoefficacia e, quindi, con una forte tendenza ad adeguarsi alle richieste e a credere a quanto gli viene prospettato anche se irrealistico»

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