Vanessa Ballan, il killer Bujan Fandaj era «un amico di famiglia». Oggi i funerali blindati nel duomo

Conosceva non soltanto la 26enne, con la quale aveva intessuto una relazione sentimentale parallela, e segreta, iniziata nel 2021 che poi lei stessa aveva troncato. Ma conosceva anche il compagno di Vanessa, Nicola Scapinello e il loro bimbo di 4 anni

Vanessa Ballan, il killer Bujan Fandaj era «un amico di famiglia». Oggi i funerali blindati nel duomo
Vanessa Ballan, il killer Bujan Fandaj era «un amico di famiglia». Oggi i funerali blindati nel duomo
di Valeria Lipparini
Venerdì 29 Dicembre 2023, 08:09 - Ultimo agg. 31 Dicembre, 09:25
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Era un amico di famiglia Bujar Fandaj, il 41enne kosovaro che ha ucciso con 8 coltellate la giovane commessa di Riese Pio X, Vanessa Ballan. Conosceva non soltanto la 26enne, con la quale aveva intessuto una relazione sentimentale parallela, e segreta, iniziata nel 2021 che poi lei stessa aveva troncato. Ma conosceva anche il compagno di Vanessa, Nicola Scapinello e il loro bimbo di 4 anni. Una conoscenza nata nello stesso ambiente di lavoro: Bujar era pittore edile, Nicola è piastrellista. Il kosovaro 41enne aveva anche pranzato insieme a Vanessa, al compagno e al figlioletto, nella casa della coppia a Spineda di Riese Pio x. «Saranno le indagini a stabilire il livello di amicizia intercorso tra i due uomini, l’ex amante e il marito» dice il procuratore Marco Martani. Che aggiunge: «Sentiremo, di nuovo, il compagno di Vanessa. Gli chiederemo maggiori dettagli, importanti ai fini della ricostruzione dell’accusa. Parliamo di imputazioni da ergastolo. Bujan, dal canto suo, si è finora avvalso della facoltà di non rispondere, sia la sera stessa dell’arresto che in fase di convalida, davanti al gip. Penso, però, che chiederà un confronto quanto prima con la Procura». Bujan all’apparenza era l’amico di casa, che si prestava a fare la spesa insieme a Vanessa e ad andare a prender il bimbo all’asilo. In realtà, per Vanessa nutriva una passione che sfiorava l’ossessione. E quando lei lo ha lasciato, ha cominciato a perseguitarla con messaggi e video, per estorcere un altro appuntamento. Fino a quando, pieno di rabbia, ha inviato un messaggio sul telefonino di Nicola in cui spiegava la natura dei rapporti con Vanessa, corredato da un video abbastanza esplicito. Non aveva ottenuto l’effetto sperato. Non aveva diviso Vanessa da Nicola. I due compagni, insieme, si erano presentati dai carabinieri per denunciare Bujar di stalking.

Vanessa Ballan, l'ultimo messaggio dell'assassino con il video di un rapporto sessuale mandato al compagno


LE ANALISI

Adesso la Procura attende l’esito dell’autopsia sul corpo di Vanessa e sul feto che la giovane mamma portava in grembo da due mesi e mezzo. L’anatomopatologo Antonello Cirnelli ha 90 giorni di tempo per consegnare la relazione relativa all’esame autoptico, quindi, presumibilmente, si arriverà a marzo. Molto più veloci i tempi per l’autopsia sul feto che sarà compiuta in contraddittorio con i legali delle parti. La Procura è anche impegnata a fornire la relazione richiesta dall’Ispettorato del ministero della Giustizia sull’operato dei magistrati all’indomani della denuncia di stalking presentata dalla Ballan. «Forniremo al ministero nel più breve tempo possibile le due relazioni dei pubblici ministeri, quello che era di turno e quello che fa parte del gruppo specialistico per i reati da codice rosso. Poi, io stesso scriverò una lettera accompagnatoria in cui spiego i meccanismi organizzativi seguiti dagli uffici per affrontare i reati da codice rosso». Il procuratore precisa: «Ricordo a chi dice che non abbiamo fatto abbastanza che questi uffici hanno disposto una perquisizione subito dopo aver ricevuto la denuncia.

Non abbiamo chiesto la misura di divieto di avvicinamento, ma questa è una valutazione che spiegheremo al ministero. Non mi si dica, però, che il fascicolo è stato abbandonato in un cassetto». In merito il procuratore Martani ricorda che il Ministero dispone ispezioni periodiche in tutte le procure d’Italia. «Il Tribunale di Treviso, con tutti i suoi uffici, è stato fatto oggetto di un’ispezione ministeriale nel 2022 e in quell’occasione nessuno aveva avuto nulla da dire in merito alla gestione dei reati da codice rosso a Treviso». Reati da codice rosso che sono peraltro aumentati del 25 per cento in un solo mese. Erano 39 dal 15 ottobre al 15 novembre e sono saliti a 50 dal 15 novembre al 15 dicembre. Alla Procura non risulta, invece, alcuna telefonata che lo stesso Bujan avrebbe fatto a un parente prima di essere arrestato e che avrebbe agevolato le forze dell’ordine a rintracciare la sua posizione. «È stato bravo il pubblico ministero presente sul posto fino alle 2 di notte per coordinare le ricerche culimate nell’arresto di Bujan».

 


IL FUNERALE

Oggi, intanto, è il giorno del funerale di Vanessa Ballan. Castelfranco si prepara a porgere l’ultimo saluto alla giovane mamma che portava in grembo un figlio. Il corteo funebre partirà dall’ospedale di Treviso, per giungere in duomo alle 14.30, in un centro storico blindato fin dalle 12.30. Potranno accedere attraverso le mura medievali unicamente i parenti stretti di Vanessa e i rappresentanti istituzionali, oltre a residenti, mezzi di soccorso e dipendenti pubblici. Prevista anche la chiusura anticipata del mercato cittadino. Al funerale, che si prevede sarà seguito da una folla di persone, parteciperà il presidente del Veneto Luca Zaia, oltre ad autorità istituzionali, mentre già da ieri sera sono state spente tutte le luminarie di Natale in centro storico in segno di lutto e il municipio di Castelfranco, così come quelli di tutto il Veneto, esporrà a mezz’asta la bandiera della Regione, in seguito all’istituzione della giornata di lutto regionale, così come avvenuto in occasione dei funerali di Giulia Cecchettin. Tuttavia, a differenza della cerimonia d’addio alla giovane di Vigonovo, le esequie di Vanessa saranno celebrate in maniera sobria e intima, come richiesto dalla famiglia della 26enne, senza che vi siano interventi pubblici, eccetto l’omelia curata dal vescovo di Treviso Michele Tomasi.

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