Vanessa Ballan uccisa, i funerali venerdì 29 dicembre a Castelfranco Veneto: lutto regionale e luminarie natalizie spente

La donna è stata uccisa dall'ex amante kosovaro Bujar Fandaj

Vanessa Ballan uccisa, i funerali venerdì 29 dicembre a Castelfranco Veneto: lutto regionale e luminarie spente
Vanessa Ballan uccisa, i funerali venerdì 29 dicembre a Castelfranco Veneto: lutto regionale e luminarie spente
di Giuliano Pani
Lunedì 25 Dicembre 2023, 11:50 - Ultimo agg. 28 Dicembre, 09:40
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RIESE PIO X (TREVISO) - Si svolgeranno venerdì 29 dicembre, a Castelfranco Veneto, i funerali di Vanessa Ballan, la donna di 26 anni uccisa in casa a Riese Pio X. Le esequie sono state fissate nella cittadina trevigiana di cui è originaria la famiglia di Vanessa. La celebrazione si terrà alle ore 14.30. In quel giorno, per decisione del presidente Luca Zaia, verrà decretato il lutto regionale in tutto il Veneto. Il Comune di Castelfranco spegnerà le luminarie natalizie la sera prima delle esequie.

Vanessa Ballan uccisa, la vicenda

 

È la sera del 25 ottobre: la commessa dell’Eurospin riceve un messaggio dall'ex amante kosovaro Bujar Fandaj. È l’ennesimo ricatto: la loro relazione era finita da settimane ma lui non si rassegnava.

Voleva che lei lasciasse il compagno, Nicola Scapinello, e andasse a vivere con lui. La teneva in scacco minacciando di far avere a Nicola i video “hot” dei loro incontri erotici. Per dimostrarle che faceva sul serio, ne invia uno a Vanessa. Il filmato viene scoperto anche dal compagno: una mazzata che rischia di far vacillare la loro lunga relazione, iniziata 11 anni prima. La 26enne a quel punto gli confessa quello che fino a quel momento aveva taciuto: la sbandata, la decisione di prendere le distanze e le minacce di Fandaj.

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Il giorno dopo, il 26 ottobre, la coppia si presenta dai carabinieri per presentare la querela. Stalking e violenza sessuale (perché attraverso quei ricatti Fandaj avrebbe costretto Vanessa ad altri rapporti sessuali a storia finita), ma anche revenge porn, violazione di domicilio e interferenza illecita nella vita privata. Sono i reati ipotizzati dal pm che prende in carico la denuncia. È un caso da Codice Rosso. Il 27 ottobre scatta la perquisizione a casa dell’imbianchino kosovaro. I militari dell’Arma sequestrano nella sua villetta a schiera di Altivole ben quattro cellulari (tra vecchi e nuovi) in cui sarebbero salvati i video con cui lo straniero ricattava l’ex amante. Il pm era in attesa dei risultati dei tabulati: una volta ricevuti i riscontri, avrebbe valutato se richiedere il divieto di avvicinamento alla vittima. Ma Fandaj ha battuto tutti sul tempo. Improvvisamente “disarmato”, per due mesi ha smesso di importunare Vanessa. Sembrava aver recepito l’avvertimento. Ma in cuor suo stava meditando vendetta. Colleghi e amici avevano notato che si era rabbuiato: non riusciva ad accettare di essere stato estromesso dalla vita della donna con cui sognava di avere una famiglia. Per questo martedì mattina ha fatto irruzione nella bifamiliare di Spineda e l’ha uccisa senza pietà.

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