Emiliano Coletta, licenziato il figlio (medico) dell'ex sindaco di Latina: «Non servi più». Ma agli altri 108 il contratto è stato rinnovato

L'avvocato del professionista: "L'azienda non ha fornito chiarimenti, facciamo ricorso al giudice del lavoro"

Emiliano Coletta, licenziato il figlio (medico) dell'ex sindaco di Latina: «Non servi più». Ma agli altri 108 è stato rinnovato il contratto
Emiliano Coletta, licenziato il figlio (medico) dell'ex sindaco di Latina: «Non servi più». Ma agli altri 108 è stato rinnovato il contratto
Vittorio Buongiornodi Vittorio Buongiorno
Lunedì 13 Novembre 2023, 17:25 - Ultimo agg. 20:18
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Emiliano Coletta aveva chiesto un chiarimento alla Asl che però non è arrivato. Voleva sapere perché, unico su 109 medici ingaggiati durante l’emergenza Covid, non ha avuto il contratto rinnovato dalla Asl di Latina fino al 31 dicembre prossimo. Per questo ha già deciso che presenterà un ricorso al giudice del lavoro chiedendo un risarcimento per danni anche morali e all’immagine. «Sono sinceramente rimasto amareggiato per questo epilogo - racconta - perché è stata una esperienza molto positiva e gratificante sia dal punto di vista professionale che umano. Tanto nel periodo Covid quanto in questa ultima fase. I medici mancavano durante l’emergenza covid e in parte mancano anche oggi nei nostri ospedali, sono figure preziose anche alla luce del fatto che in tanti sono andati via dagli ospedali per i turni massacranti, per i rischi e per le responsabilità. E tutto questo ci deve far riflettere». Coletta non vuole aggiungere altro.

«Rinnovati 108 contratti su 109» Interrogazione sul caso Coletta

Emiliano Coletta, il ricorso

«L’azienda sanitaria - spiega il suo legale, l’avvocato Francesco Chimera - non ha risposto alla richiesta di chiarimenti prevista dalla normativa ma ha diffuso un comunicato stampa che tra l’altro contiene numerose imprecisioni, anzi per essere precisi dice cose non vere».

Per capire ricominciamo dall’inizio, dalla foto scattata nei giorni dell’emergenza Covid, quando le terapie intensive erano stracolme di pazienti in gravi condizioni e i pronto soccorso scoppiavano. Emiliano non ci pensò due volte. Si presentò volontario nella guerra contro il Covid e fu arruolato al Goretti. «La Asl - chiosa il suo avvocato - oggi minimizza e dice che fece i turni al nei reparti Covid per pochi mesi. E’ falso, li ha fatti fino al maggio 2021. Dopodiché ha prestato servizio nell’Unità operativa complessa di cardiologia sia in ambulatorio, sia effettuando scintigrafie presso la medicina nucleare. E aggiungo: era praticamente solo lui a farle e dunque serviva».

«Arruolato per l'emergenza Covid, unico a cui non hanno rinnovato il contratto»

Gli altri 108 contratti rinnovati

Invece, mentre agli altri 108 il contratto di prestazione libero professionale in ambito ospedaliero è stato prorogato fino al 31 dicembre prossimo, ad Emiliano solo fino al 31 ottobre. «Curioso vero? - insiste l’avvocato - Inspiegabile, anche perché negli atti non c’è alcun passaggio che motivi questa disparità». Ma allora perché prorogare per un solo mese e non per tre come agli altri? «Chissà, forse era così indispensabile - aggiunge il legale - che è stato necessario trovare qualcuno che lo sostituisse e quindi è stato necessario utilizzare le sue prestazioni per tutto il mese di ottobre. Ma questo dovete chiederlo alla Asl».

Le motivazioni

In tanti si sono chiesti il perché di questa disparità di trattamento. Emiliano Coletta non serviva? O forse scontava il fatto di essere il figlio dell’ex sindaco Damiano Coletta che ha guidato il Comune di Latina tra il 2016 e il 2023 con una maggioranza civica di centro sinistra. Rispetto alla prima domanda il suo avvocato racconta che agli atti c’è un parere firmato dal primario della Uoc di cardiologia che dice che il suo apporto “è ritenuto molto utile al mantenimento dell’offerta assistenziale della nostra UOC”, e la stessa Asl al momento di chiedere alla Regione il via libera al rinnovo dei contratti lo fa per tutti, senza alcuna eccezione. Si può forse ipotizzare che qualcosa è accaduto dopo.

L'interrogazione

E qui interviene una interrogazione del consigliere Claudio Marotta dell’Alleanza Verdi sinistra firmata anche dai pentastellati Valerio Novelli e Adriano Zuccalà, e dal consigliere Pd Salvatore La Penna, in cui alla luce di questo caso si «interroga il presidente Rocca, sulle valutazioni di metodo e di merito effettuate in occasione dell’ultimo rinnovo dei rapporti di collaborazione professionale del personale sanitario avvenuto a settembre 2023 presso la Asl di Latina».

La nota della Asl

La Asl come detto, ha spiegato in una nota inviata ai giornali che Emiliano Coletta non serviva e dunque il suo contratto non era stato rinnovato. «Precisiamo -  insiste l’avvocato - che la Uoc di Cardiologia si trova ad affrontare carenze importanti, ci sono due medici in maternità, due sono andati in pensione e quattro si sono dimessi. A nostro avviso Emiliano Coletta serviva». Nessuno invece dice nulla su una possibile decisione “politica”. Ovviamente non il padre, che però, da padre è rimasto profondamente amareggiato, né i partiti di centrosinistra. Adesso toccherà al giudice del lavoro valutare il ricorso quando sarà presentato e dare una risposta a tutte le domande che questo caso ha sollevato. Proprio ieri la Asl ha ribadito che presto «sarà pubblicato un nuovo bando a cui Coletta, se vorrà, potrà partecipare». Anche da questo si comprende che l’emergenza Covid e i medici eroi di quei giorni sembrano ormai dimenticati.

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