Gioco d'azzardo, ogni anno i latinensi spendono 60 milioni di euro

Gioco d'azzardo, ogni anno i latinensi spendono 60 milioni di euro
di Andrea Apruzzese
Lunedì 9 Novembre 2020, 10:18
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Sessanta milioni di euro ogni anno nel solo Comune di Latina. Tanto spendono i 126mila abitanti del capoluogo pontino (il calcolo vede neonati e centenari inclusi) in sale bingo, gioco alle slot machine, gratta e vinci. Sono i dati relativi al 2019, e per il solo gioco legale, e per il solo gioco fisico: non comprendono infatti il gioco online. In quell'anno, i cittadini di Latina hanno speso 59.353.794 euro totali che, divisi per 126mila abitanti, significano 470 euro pro capite all'anno, ovvero 1,28 euro al giorno. Questo dato quotidiano è più alto della media provinciale di 1 euro al giorno, e più elevato della media regionale del Lazio, che è di 0,84 euro al giorno.

Il totale di quasi 60 milioni di euro è poi suddiviso nelle varie percentuali di diverse tipologie di gioco: ad esempio, il 27% viene giocato alle slot machine, che a Latina sono presenti in 16 sale dedicate e in 30 tra bar e tabacchi. Più alta la spesa per lotto e gratta e vinci, che si attesta sul 31% del totale. Il dato del capoluogo più alto della media provinciale è dato anche dal fatto che in circa 20 dei 33 Comuni della provincia non sono presenti sale. Dati comunicati in commissione congiunta Welfare e Attività produttive da Domenico Faggiani, responsabile del coordinamento per le problematiche del gioco dell'Anci (Associazione nazionale Comuni italiani), che ha sottolineato come «si sta parlando di solo gioco legale, quindi manca tutta la parte dell'illegalità».

Le due commissioni sono state convocate in maniera congiunta dai rispettivi presidenti, Marco Capuccio e Emanuele Di Russo, per affrontare il problema del gioco, in particolare per verificare l'opportunità di limitare per regolamento gli orari di queste strutture.

Italo Santarelli, dello sportello anti usura, ha denunciato come «i giocatori sono propensi a affidarsi al credito illegale, pensando di poter recuperare. Una volta entrati nella morsa dell'usura, non sono però propensi alla denuncia, perché hanno paura». Di diverso avviso Gabriele Perrone, che rappresenta gli operatori di un settore che occupa nella sola Latina 500 addetti: «Esaminando il rapporto totale di spesa, nel Comune di Latina la spesa procapite nel 2019 è stata di 0,70 euro, ma nel 2020, causa della pandemia, c'è stata una contrazione del 50%, oggi siamo a una spesa quotidiana di 0,30-0,40 euro. Noi partecipiamo al dibattito dando tutto il nostro supporto, ma sembra evidente che su Latina non ci sia un problema di spesa, né sanitario».

Secondo il capogruppo del Pd, Nicoletta Zuliani, invece, «finalmente si è presa coscienza di una vera e propria emergenza in città. Vanno immediatamente assunte misure rigorose di controllo su un fenomeno che ha proporzioni assolutamente abnormi: 1,28/pro capite al giorno di soldi giocati fa capire quanto sia il carico del costo del gioco. Il problema usura è più che concreto e c'è da ripensare alla rete di supporto».

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