Ucciso durante un litigio con un colpo in testa, due arresti dei carabinieri

Gli interrogatori sono andati avanti tutta la notte

Ucciso durante un litigio con un colpo in testa, due arresti dei carabinieri
Marco Cusumanodi Marco Cusumano
Martedì 14 Novembre 2023, 12:50 - Ultimo agg. 12:55
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Due arresti dei carabinieri dopo l'omicidio avvenuto a Sabaudia, in località Bella Farnia. La Procura di Latina ha disposto il fermo di due cittadini indiani, accusati di aver ucciso il connazionale Singh Jagar, 48 anni, con il quale convivevano. Il corpo dell'uomo è stato trovato ieri, abbandonato a terra con vistose ferite alla testa.

BOTTE DOPO LA FESTA

Secondo la ricostruzione il gruppo di indiani aveva passato la serata tra domenica e lunedì festeggiando il "Diwali", una delle ricorrenze più importanti in India, paragonabile al nostro Natale. Ma la "festa delle luci" che celebra la vittoria del bene sul male, si è conclusa nel peggiore di modi, con l'omicidio di uno dei partecipanti, al culmine di un litigio ancora tutto da chiarire.

Il corpo di Singh Jagar, 48 anni, è stato segnalato da un connazionale che ha allertato il 118. All'arrivo dei soccorsi per l'uomo non c'era più nulla da fare. Il cadavere si trovava abbandonato a terra, sul ciglio di una strada a Bella Farnia, non lontano dall'abitazione della vittima nel quartiere residenziale diventato ormai un "ghetto" dove vivono oltre mille braccianti indiani, alcuni dei quali in condizioni drammatiche.

Evidente l'aggressione subita dalla vittima che presentava tracce di sangue sulla testa e sul volto, oltre a diversi altri segni di violenza. Dopo l'allarme, in pochi minuti, hanno raggiunto Bella Farnia i carabinieri di Borgo Grappa e della sezione operativa della Compagnia di Latina che hanno immediatamente isolato l'area per evitare contaminazioni esterne. Poi sono arrivati i militari della Scientifica dei Carabinieri e gli uomini del Nucleo Investigativo di Latina coordinati dal tenente colonnello Antonio De Lise.

L'area è stata setacciata palmo a palmo per individuare eventuali tracce o oggetti utili alle indagini. Contemporaneamente i carabinieri hanno avviato le verifiche per ricostruire con precisione quanto avvenuto, partendo dalla sera precedente quando a Bella Farnia, dove vive la nutrita comunità indiana, si sono svolti alcuni eventi per festeggiare il "Diwali".

Una delle feste è stata organizzata in una piazza, all'aperto con la partecipazione di tantissime persone che vivono in zona. Potrebbe essere stata quella l'occasione del litigio tra la vittima e i suoi aggressori? La ricostruzione dell'omicidio è al vaglio degli investigatori che si stanno scontrando con un clima di omertà e silenzi difficile da scardinare.

Sin dal pomeriggio di ieri i militari hanno cominciato a interrogare numerosi indiani che vivono nella zona e che potrebbero avere informazioni determinanti. Quasi tutti si sono nascosti dietro "non ricordo" o "non ho visto nulla", ma il timore è che la reticenza sia dovuta soprattutto alla paura di eventuali ritorsioni. Va infatti considerato che a Bella Farnia, specialmente nell'area dell'ex Somal, vivono oltre mille indiani e spesso si verificano episodi di violenza. I carabinieri hanno insistito riuscendo recuperare alcuni elementi sui quali si sta lavorando a pieno ritmo sotto il coordinamento del pm Martina Taglione.

Gli interrogatori sono andati avanti per l'intera giornata di ieri, fino a notte inoltrata. Poi la svolta con il fermo di due connazionali della vittima.

Secondo quanto ricostruito Singh Jagar, che lavorava in zona come bracciante, viveva con altri connazionali e proprio da loro si è partiti per ricostruire l'aggressione. Il medico legale ha effettuato gli esami esterni sul cadavere, ma sarà l'autopsia a fornire un quadro più dettagliato. La prima ipotesi è che Jagar sia stato colpito diverse volte al volto, ma il colpo fatale potrebbe essere stato sferrato con un oggetto pesante scagliato contro la testa del 48enne.

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