Il diavolo nei dettagli che “ruba” i fondi al Sud

Il diavolo nei dettagli che “ruba” i fondi al Sud
Lunedì 7 Febbraio 2022, 08:00
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Gentile direttore,
come Il Mattino ha ben raccontato nei suoi servizi il ministero dell’Università riscrive per tre volte le regole dei bandi del Pnrr e il risultato finale é la drastica riduzione della quota di finanziamento per il Mezzogiorno. Ora pare che si tratti di un errore “materiale” a cui verrà posto rimedio. Certo è che occorre essere “guardiani”. Ho la sensazione che a parole dicono tutti che occorre sostenere l’economia del Sud, che al Sud c’è il volano del Paese ma, alla resa dei conti, i soldi per far crescere l’Italia se li accaparrano sempre i soliti. Come ha detto il Presidente Mattarella, le disuguaglianze non sono il prezzo da pagare alla crescita, ma il freno per ogni prospettiva reale di crescita.

Gabriele Salini
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Caro Gabriele,
dopo la denuncia, come sempre meticolosa del nostro Marco Esposito, il ministero dell’Università ha assicurato che correggerà l’errore.

Siamo già al terzo bando che il governo ha “sbagliato” e che ha dovuto, quando ha potuto, cambiare per rispettare le leggi. È bene ricordare, fino alla nausea, che l’Italia ha ricevuto la somma più consistente del Recovery Plan per colmare il divario interno tra Nord e Sud che non ha paragoni nel Vecchio Continente. È stata stabilita una legge che vale non solo per il Pnrr ma per tutte gli investimenti dello Stato: c’è una quota minima del 40% che va obbligatoriamente destinata alle regioni del Mezzogiorno. Purtroppo, al di là dei buoni propositi e dell’impegno sincero di alcuni ministri, il diavolo di chi vuole continuare a consegnare ai più forti più risorse si nasconde nei dettagli. È successo con gli asili nido, si è ripetuto con la ricerca universitaria e con i bandi per le palestre e il tempo pieno a scuola. Vigileremo e denunceremo. Questo è il compito del Mattino. 

Federico Monga

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