Lotta ai clan, il Mattino ​riparte dalla scuola

Lotta ai clan, il Mattino riparte dalla scuola
Sabato 23 Aprile 2022, 08:00
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Gentile Direttore,
ho letto i vostri servizi sulla grande operazione della magistratura contro il clan Moccia. Potrei dire: meno male! Ma mi preoccupa che ancora una volta, nella nostra regione e nel nostro Sud, l’unione camorra-imprenditoria sia sempre molto forte, forse sempre di più. L’imprenditoria (per paura? per abitudine?) preferisce fare affari con i clan e i clan diventano essi stessi imprenditoria. Insomma, vedremo mai un tessuto sociale e delle aziende sano? E come fanno i piccoli imprenditori a resistere alle minacce e alle tentazioni della delinquenza? Io vedo che la magistratura e le forze dell’ordine lavorano, arrestano, i processi si fanno (lentamente) e si arriva alle condanne. Ma la camorra rischiamo di non togliercela dalle scatole!

Fabio Maietta
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Caro Fabio,
purtroppo per sconfiggere la camorra non bastano la repressione delle forze di polizia e le inchieste della magistratura. Ce lo dice la storia. Ci sono realtà economico-sociali nel Sud Italia dove nonostante le retate, gli arresti e gli ergastoli il cancro della criminalità continua sempre e comunque ad auto-alimentarsi, a innervare e ad avvelenare la società.

Magari i clan sparano e uccidono un po’ meno rispetto al passato ma il controllo sull’economia, piccola e grande, come dimostra appunto l’inchiesta sulla famiglia Moccia, resta asfissiante. Si dice spesso di iniziare dalla scuola. Purtroppo, però, nelle scuole si parla pochissimo di criminalità organizzata. Soprattutto nei primi anni delle superiori, quando i ragazzi sono più sensibili e suscettibili alla fascinazione del male. Per questo il Mattino, in collaborazione con Radio Marte e la commissione anticamorra del consiglio regionale, ha lanciato l’importante iniziativa dei questionari sulla legalità e sulla camorra. Abbiamo già raggiunto trenta istituti. Ci aiuteranno a capire meglio, temo, il vuoto culturale attorno a questi temi. L’obiettivo non è solo stimolare i ragazzi ma soprattutto dare una scossa al torpore di presidi e professori. Ognuno deve fare la sua parte.

Federico Monga

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