Quante preoccupazioni per Vladimir Solovyov, re dei talk show della Russia (la Grande madre Russia, per lui): dal sequestro del villone da 8 milioni di euro attiguo a quello di George Clooney sul lago di Como al dubbio (fantascientifico, in verità) che l'Ucraina sia vicina alla produzione di ordigni nucleari tanto che in effetti sarebbe meglio che il suo amico Putin togliesse già la sicura alle sue testate che, peraltro, potrebbero distruggere Varsavia in 30 secondi nel caso i polacchi continuino a assere così irritanti nei confronti di Mosca.
When I say that Putin will not stop in Ukraine, I mean exactly that. State Russian TV show in prime time discusses possible nuclear strike on Europe, Russian invasion of Poland and Lithuania and corridor to Kaliningrad, threatens Germany and Baltic states. Act now #StopRussia. pic.twitter.com/yq1CtZP2WS
— Maria Avdeeva (@maria_avdv) March 22, 2022
Protetto dallo zar Putin, Soloyev, 58 anni, 3 mogli e 8 figli, rubricabile nella categoria "oligarchi", sogna persino di ridesegnare la carta geografica riportandolo al 1917, quando con Lenin tutto finì e tutto iniziò.
L'ascesa di Solovyov ha seguito quella dell'omonimo Vladimir: da Domenica sera con V.S, nel 2005, in seconda serata alla promozione in prim time, subito dopo il Tg più seguito. Per capire la linea di Putin bisogna seguire gli interventi di Solovyev e dei suoi pacati ospiti, con la speranza che siano tutti molto più realisti del re e che Putin non si spinga a tanto.
«All'Europa c'è solo una cosa da dire. Cioè che se la Nato intervenisse con qualche tipo di missione di Peacekeeping ci sarebbe una risposta nucleare».
E ancora: «Questo è quello che è stato detto anche ai francesi, dovete capirlo questo». Poi tocca a polacchi e lituani: «Coraggiosi polacchi, non rimarrebbe nulla della vostra Varsavia in 30 secondi. Coraggiosi tedeschi, lo stesso. Coraggiosi estoni, coraggiosi stati baltici».
E ora consigli per gli acquisti, prima di confermare di nuovo e ogni sera le peggiori preoccupazioni: «A proposito di stati baltici, so che abbiamo dei seri problemi al confine di Kaliningrad. Forse sarebbe utile istituire un corridoio per Kaliningrad?» Si chiede il condottore mentre gli ospiti annuiscono: «Un corridoio, un corridoio di terra per Kaliningrad!» e dallo studio rispondono: «Perchè no?" se possiamo stabilirne uno in Transnistria».
Insomma, l'operazione militare speciale riservata all'Ucraina è certo solo la prima tappa della strategia di Putin.
Intanto, per quello che può contare, l'ufficio investigativo statale dell'Ucraina ha inserito il giornalista russo nell'elenco internazionale delle persone più ricercate.