ANCONA La ricognizione del personale sanitario no vax è partita. Negli ultimi giorni, l’Asur ha iniziato ad inviare alle aziende ospedaliere regionali le lettere con i primi nominativi di medici, infermieri, oss ed operatori in generale che non si sono sottoposti alla profilassi anti-Covid, per i quali, come previsto dalla legge 76, scatterà il ricollocamento, ove possibile, o la sospensione dal lavoro, senza stipendio, fino al 31 dicembre. Non oltre.
La mappa territoriale
Le quatto aziende – Asur, Ospedali Riuniti di Ancona, Ospedali riuniti Marche Nord di Pesaro ed Inrca – si stanno muovendo per prendere gli adeguati provvedimenti nei confronti dei dipendenti contrari al vaccino, in attesa delle ulteriori segnalazioni che arriveranno nelle prossime settimane.
I criteri stringenti
Di qui la decisione di mettere, già da oggi, cinque dipendenti per cui è stata accertata l’inadempienza all’obbligo vaccinale (il sesto è già assente per altri motivi) in ferie d’ufficio fino a domani; poi scatterà la sospensione, «salvo diversa comunicazione esplicita in merito alla loro riassegnazione, nel rispetto dei criteri», precisa la commissione. Contestualmente, è stato deciso che gli operatori sanitari impossibilitati alla vaccinazioni per motivi di salute verranno sospesi dal lavoro ,ma continuando a percepire lo stipendio. A Marche Nord, l’istruttoria è in corso e, alla fine delle ferie, si dovrà valutare la possibilità di spostare ad altre mansioni i no vax. Se non fosse possibile, si passerà alla sospensione. All’Inrca, si diceva, per il momento è arrivata una sola lettera dall’Asur, «ma purtroppo ce ne aspettiamo altre - commenta il dg Gianni Genga – benché in questi ultimi mesi alcuni dipendenti non vaccinati si siano sottoposti alla profilassi». Per l’unico operatore per ora segnalato, è in via di chiusura la procedura di verifica sulla possibilità di ricollocamento. Se non fosse possibile, verrà sospeso senza stipendio.
Le procedure
Nell’invio delle lettere con i nominativi dei sanitari no vax, l’Asur sta procedendo per gruppi, così da non sottrarre tutte insieme le risorse umane ai presidi ospedalieri, già sotto forte pressione da un anno e mezzo. Un compito delicato, anche perché tra gli operatori anti vaccino compaiono alcuni anestesisti e rianimatori, fondamentali per il funzionamento delle terapie intensive e già sottodimensionati. Nel frattempo, gli Ordini professionali provinciali di Pesaro ed Ancona hanno inviato le prime 15 lettere ciascuno per la sospensione dall’Albo di altrettanti medici non vaccinati.
I dati del report
Nelle Marche sono 46 i positivi al coronavirus rilevati nell’ultima giornata di tamponi, con un’incidenza su 100mila abitanti di 77,79. I ricoveri invece aumentano di quattro unità (55, di cui 6 in terapia intensiva) e non si è registrato alcun decesso nell’ultima giornata.
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