Abbronzatura, ecco come mantenerla il più a lungo possibile: esfoliazione e vitamine. Il vademecum

Cibi ricchi di vitamine, collagene, fibre e antiossidanti. E 30 grammi di crema da spalmarsi ogni 2 ore

Abbronzatura, ecco come mantenerla il più a lungo possibile: esfoliazione e vitamine. Il vademecum
di Veronica Timperi
Mercoledì 26 Luglio 2023, 11:51 - Ultimo agg. 27 Luglio, 06:00
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Prendere colore spogliandosi del grigiore che si accumula sulla nostra pelle durante l’inverno, con lo stress e l’inquinamento che la fanno da padroni, è tra i segni più belli dell’estate.

Peccato che duri sempre troppo poco, ancora meno di un amore vacanziero. Si può, però, fare in modo di prolungare quell’effetto dorato che sublima anche l’incarnato più spento, basta usare degli accorgimenti e preparare la pelle ad accogliere il sole. Intanto, c’è da ricordare che il perdurare della tintarella inizia dalla tavola. L’alimentazione e l’abbronzatura, infatti, sono strettamente connesse, perché l’aggiunta di determinati alimenti, come frutta e verdura, alla nostra dieta può effettivamente dare alla pelle una luminosità e un’abbronzatura dorata. Tra gli alimenti da consumare vi sono, senza ombra di dubbio, tutti i cibi ricchi di vitamina A, vitamina C, collagene, fibre e antiossidanti, come le carote che, grazie agli alti livelli di carotenoidi, non solo preparano la pelle al sole ma rendono l’abbronzatura più dorata, per merito anche della vitamina A che contengono (una sola carota media fornisce il 200% dell’assunzione giornaliera raccomandata di questa vitamina), le pesche, i pomodori, grandi antiossidanti, il mango, che contiene la quercetina, l’astragalina e l’acido gallico, gli spinaci con la vitamina K e il cavolo kale, un vero e proprio superfood ricchissimo di vitamine (K, B e C), rame, manganese e antiossidanti, che non solo proteggono la pelle dai danni dei raggi UV, ma migliorano anche il colorito dopo l’esposizione al sole.

Altro step importante prima di partire per le vacanze è preparare la pelle con un’esfoliazione profonda, sfatando così il mito che lo scrub tolga l’abbronzatura.

In realtà, invece, la melanina agisce più in profondità. Anzi, effettuare uno scrub una volta a settimana (oppure ogni 10 giorni) renderà la pelle morbida, eliminerà le cellule morte, lo strato di pelle opaco e renderà la pelle pronta a prendere altro sole. Poi bisogna scegliere la crema solare più adatta al proprio fototipo, in modo da poter prevenire scottature e desquamazione, ed essere costanti nell’applicazione durante la giornata di esposizione.

L’American Academy of Dermatology consiglia di usare almeno 30 grammi di crema solare (più o meno le dimensioni di una pallina da golf o di un bicchierino) per coprire tutta la pelle esposta. La protezione, poi, va riapplicata ogni 2 o 3 ore e, soprattutto, dopo il bagno in acqua, anche sui solari su cui c’è scritto water resistant. Il passaggio più importante è quello della reidratazione della pelle con una crema doposole idratante di alta qualità che deve contenere sia ingredienti sia umettanti come aloe vera e acido ialuronico, sia emollienti come gli oli vegetali che detergono e nutrono in profondità. L’idratazione, poi, non deve essere solo locale con l’uso di creme idratanti, ma anche dall’interno, vale a dire bevendo la giusta quantità di acqua prima, durante e dopo l’esposizione al sole. Attenzione a stare troppo sotto l’aria condizionata, questa, rimuovendo l’umidità dall’aria, la rende secca, favorendo la screpolatura della pelle. O ancora, lunghi bagni e docce calde. È stato provato che l’acqua troppo calda possa portare alla desquamazione, non consentendo così di mantenere l’abbronzatura. Altro passo falso da non fare è quello di usare prodotti con all’interno l’alcol, come i profumi, che tendono a far seccare la pelle. In estate è sempre meglio prediligere acque profumate senza alcool, creme corpo profumate oppure oli essenziali.

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