Barcellona. Fu nel Sarrià dove l’Italia di Bearzot, nell’82, sconfisse il Brasile di Zico, Falcao e Socrates per 3 a 2, con un hattrick di Paolo Rossi, da quel momento consacrato alla gloria del calcio internazionale. In quello stadio, infatti, si giocò parte dei Mondiali di Spagna. Dieci anni dopo, il Sarrià accolse anche alcune partite delle Olimpiadi di Barcellona.
L’Estadi de Sarrià, conosciuto dai tifosi come la “bomboniera” e noto per la forte inclinazione del secondo anello delle tribune laterali, fu lo stadio della squadra di calcio catalana Espanyol per oltre settant’anni.
Fu in quello stadio che si realizzò, nel 1929, il primo gol della storia del campionato nazionale della Liga, per opera di Pitus Prat, in una partita vinta dal RCD Espanyol contro la Real Unión. Negli anni novanta, i problemi economici del club costrinsero la squadra catalana alla vendita dello stadio. La sua demolizione avvenne il 20 settembre del 1997. L’Espanyol si trasferì per 12 anni nello stadio Olimpico del Montjuїc, fino ad approdare a quello definitivo di Cornellà.
Al posto dello stadio sorse un parco pubblico, i Jardins del Camp de Sarrià. Il riordino urbano dell’area diede vita all’elegante quartiere Sarrià–Sant Jervasi, situato nell’area Nord della capitale catalana, in cui il Tibidabo svetta come principale attrazione turistica.
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