Putin testa il Poseidon con la Nato a Vilnius, cos'è il super missile nucleare in grado di provocare uno tsunami radioattivo

Il terrificante siluro sottomarino può viaggiare a una profondità di circa un chilometro e a una velocità di 100 chilometri all'ora

Il sottomarino nucleare Belgorod utilizzato per testare il super-siluro Poseidon
Il sottomarino nucleare Belgorod utilizzato per testare il super-siluro Poseidon
di Silvia Sfregola
Martedì 11 Luglio 2023, 11:43 - Ultimo agg. 12 Luglio, 17:43
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Mentre la Nato accorcia i tempi per l'adesione dell'Ucraina, alla vigilia del vertice di Vilnius, da Mosca continuano ad evocare l'Armageddon nucleare. L'ingresso di Kiev nell'Alleanza atlantica avrebbe «conseguenze molto, molto negative» e richiederebbe alla Russia una reazione «ferma», ha ribadito per l'ennesima volta il portavoce di Putin, Dmitry Peskov. Dunque è chiaro a tutti che bisogna avanzare con prudenza. Anche perché «la Russia - trapela dal Cremlino - ha completato con successo i test sui componenti del siluro "Poseidon" di nuova generazione». Il missile sottomarino di ultima generazione è l’arma più temibile dello Zar, quella in grado di scatenare uno tsunami radioattivo perché potenzialmente armabile con testate nucleari cento volte più potenti di quella di Hiroshima. Secondo gli esperti il terrificante siluro sottomarino, capace di viaggiare ad un chilometro di profondità e di generare onde anomale, sarebbe stato progettato per distruggere in pochi minuti città costiere e basi navali.

 

La minaccia contro il Regno Unito

Un comandante militare russo in pensione, Yevgeny Buzhinsky, aveva rivelato già alcuni mesi fa che il piano russo fosse quello di annientare il Regno Unito con un Poseidon a propulsione nucleare senza equipaggio. Anche lo scorso gennaio Putin spaventava l'Europa annunciando che il sottomarino nucleare russo Belgorod aveva portato a termine una serie di test del supersiluro. «Prove di lancio sono state effettuate per valutare le performance del sottomarino a varie profondità» aveva rivelato una fonte vicina al ministero della Difesa, citata dall’agenzia russa Tass. Del Poseidon si era parlato anche lo scorso maggio, quando il conduttore della tv russa Rossija1, Dmitry Kiselyov, aveva gelato gli spettatori spiegando quali fossero le incredibili potenzialità di questo missile.

A restare impressa fu soprattutto l'affermazione secondo cui una volta sganciato sarebbe stato in grado di «innescare uno tsunami radioattivo di 500 metri in grado di spazzare via il Regno Unito». «Se dobbiamo credere al primo ministro ungherese Victor Orban, se stanno davvero per schierare truppe in Ucraina, beh, tutto finirà con Poseidone e uno tsunami, un'onda di 300 o 500 metri» aveva dichiarato il tenente generale Buzhinsky in diretta tv. 

L'arma finale di Putin, il siluro dell'Apocalisse

Secondo quanto riferito lo scorso 23 giugno dall'agenzia di stampa statale russa “RIA Novosti” i test su Poseidon si sono concentrati sui reattori per i droni sottomarini a propulsione nucleare senza equipaggio e hanno confermato la loro "operatività e sicurezza". Adesso c'è la data per le prove in mare: saranno effettuate entro la fine dell'estate.

Secondo il rapporto del Congressional Research Service - un istituto di ricerca sulle politiche pubbliche del Congresso degli Stati Uniti - l'utilizzo di armi nucleari di qualsiasi genere, in particolare se si trattasse di Poseidon, sarebbe a tutti gli effetti il punto di non ritorno e l'inizio di un conflitto mondiale.

Poseidon è un'arma a dir poco enorme, circa due metri di lunghezza per un pesio di 100 tonnellate: un gigante rispetto ad un Mark 48 utilizzato dalla Marina militare degli Stati Uniti, che ha un peso di "soli" 1.580 chilogrammi. Nonostante le sue dimensioni, che secondo gli esperti potrebbero renderlo più lento rispetto ad un missile balistico intercontinentale, Poseidon sarebbe comunque inarrestabile.

L'esistenza del siluro Poseidon, di cui si parlava già nel 2015, è stata poi confermata dallo stesso Putin, che nel 2018 ha ufficializzato lo svilippo dell'arma. Nel gennaio scorso l'agenzia ha riferito che la Russia aveva prodotto la prima serie di siluri, che dovrebbero essere operativi tra la fine del prossimo anno e l'inizio del 2025. «Sono silenziosi, altamente manovrabili e non hanno quasi nessuna vulnerabilità che il nemico possa sfruttare - si vantava poco tempo fa Putin - Semplicemente non c'è niente al mondo in grado di resistergli». L'agenzia di stampa Tass ha dichiarato che la Marina russa avrebbe schierato droni Poseidon su quattro sottomarini che facevano parte delle flotte del Nord e del Pacifico.

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