Giovanni morto a scuola nel Napoletano, due anni fa un malore e il ricovero: «Niente di grave»

Il bimbo ha perso i sensi durante un gioco sportivo in classe: la palestra è inagibile

La scuola De Curtis, teatro della tragedia
La scuola De Curtis, teatro della tragedia
di Dario Sautto
Lunedì 27 Marzo 2023, 23:08 - Ultimo agg. 30 Marzo, 07:25
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Accusa un malore in classe mentre fa attività fisica e non si riprende più. Nonostante i soccorsi, è morto così il piccolo Giovanni, appena otto anni, bimbo di Sant’Antonio Abate che frequentava la terza elementare. Il suo sorriso contagioso si è improvvisamente spento senza un perché, lasciando sotto choc amichetti e insegnanti, pochi minuti prima dell’uscita da scuola e proprio durante un gioco didattico. Un gioco-studio nell’ambito di un progetto sportivo riservato ai bimbi delle elementari, che prevedeva una corsa breve di pochi metri e poi la risposta a una domanda didattica.

Visto che la palestra dell’istituto è inagibile, quella classe di bimbi che frequenta la terza elementare era nell’aula magna della scuola «Antonio De Curtis» di Sant’Antonio Abate, allestita in modo da poter permettere una breve corsa. Uno scatto di cinque-sei metri, una risposta rapida e il ritorno in fila, per imparare giocando e facendo un po’ di attività fisica. Erano le 13 di ieri, quando Giovanni era in fila con i suoi amichetti. Aveva già risposto ad alcune domande del gioco, era sorridente, sereno. Nulla faceva presagire la tragedia: tutti i bimbi stavano partecipando all’attività con gioia. Poi, Giovanni si è improvvisamente accasciato sul pavimento, privo di sensi, davanti ai compagni di classe e a due insegnanti. Subito è stato soccorso dal personale scolastico con le manovre di prima rianimazione, sono stati avvertiti i familiari, poi è stato caricato rapidamente a bordo di un’ambulanza del 118, che era arrivata in tempi celeri a scuola e con personale medico. Purtroppo, però, le manovre di rianimazione non sono servite a far ripartire il cuoricino di Giovanni, che è deceduto nel tragitto tra la scuola e l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Vani sono stati gli ulteriori tentativi.

La morte di un bimbo di appena otto anni lascia sotto choc l’intera comunità abatese, colpita duramente da un lutto terribile. Papà poliziotto, mamma casalinga, due sorelle più grandi, Giovanni lascia nel dolore una famiglia perbene che non sa spiegarsi quanto accaduto. Sulla tragedia avvenuta a scuola è stata aperta un’inchiesta. Sul posto sono subito giunti i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia che, coordinati dalla Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto di turno Matteo De Micheli), hanno avviato le prime indagini.

Un atto dovuto, per capire cosa sia accaduto al piccolo Giovanni, un bimbo di appena otto anni morto mentre era a scuola. Il suo corpicino ora è stato trasferito in obitorio, a disposizione della magistratura che sta valutando se sia il caso di eseguire l’autopsia, che servirà a chiarire con certezza le cause del decesso, al momento del tutto inspiegabili.

In attesa che la salma del piccolo venga rilasciata per i funerali, sono stati avviati i primi accertamenti da parte degli investigatori, necessari a far proseguire l’inchiesta. Effettuati tutti i rilievi del caso all’interno dell’istituto scolastico, nel frattempo sono stati ascoltati insegnanti e i familiari del bimbo di otto anni. A quanto pare, Giovanni non soffriva di alcuna patologia, anche se due anni fa era stato costretto ad un ricovero per esami clinici dopo un insolito malore. Quegli accertamenti medici, però, non avevano dato alcun riscontro negativo, dunque era tornato alla sua vita normale. Inoltre, il piccolo frequentava regolarmente una scuola calcio, faceva attività fisica continua più volte a settimana e mai aveva avuto ulteriori problemi. 

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L’inchiesta si concentrerà su vari aspetti. Innanzitutto se la causa della sua morte potesse essere prevedibile e se possa essere legata ad una patologia cardiaca silente che non era stata riscontrata prima. E ancora, ulteriori accertamenti serviranno a comprendere se possano esserci state eventuali responsabilità, o ancora ritardi e omissioni nella macchina dei soccorsi che, dai primi riscontri, sembra essere scattata in maniera celere. Da valutare anche se a scuola tutto sia avvenuto seguendo le regole. Aspetti e dettagli che potranno dare una risposta al perché di una morte tanto ingiusta quanto inspiegabile, di un bimbo di appena otto anni. 

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