La banda della Renegade tradita da un complice: ecco chi sono i quattro rapinatori arrestati a Napoli

Undici rapine in una sera sola: la più ricca a Casandrino

La banda della Renegade in azione
La banda della Renegade in azione
di Viviana Lanza
Domenica 6 Agosto 2023, 09:00
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Una rapina a un distributore di benzina a Casaluce (bottino 7.860 euro), 17 minuti più tardi una rapina a un distributore di Sant'Antimo (300 euro), 5 minuti dopo al distributore di benzina di Sant'Arpino (350 euro presi dalla tasca di uno dei dipendenti), 8 minuti più tardi un supermercato, sempre a Sant'Arpino (2.275 euro prelevati dalle casse). E ancora, con una rapidità impressionante, una rapina a un distributore di carburante a Sant'Antimo (bottino 545 euro), due tentativi di rapina (uno in una farmacia di Grumo Nevano e un altro in un supermercato di Sant'Arpino) falliti per la presenza di casse automatiche, una rapina in un negozio di ottica sempre a Sant'Arpino (presi dodici paia di occhiali da sole e banconote di vario taglio). E inoltre, una rapina ai danni di una tabaccheria (500 euro presi dalla cassa), una in un distributore di carburante (banditi in fuga con 1.500 euro), una in un supermercato (via con 1.850 euro di incasso).

Insomma, undici rapine in poco meno di tre ore solo per citare quelle messe a segno nell'hinterland a nord di Napoli la sera del 9 febbraio scorso.

A cui vanno aggiunti altri quattordici colpi, tra rapine tentate e consumate, avvenute tra il 7 e il 28 gennaio scorso e un altro caso il 10 febbraio. Una escalation di colpi firmata da una banda capace di agire con estrema rapidità e freddezza. Ieri le indagini coordinate dalla Procura di Napoli nord e condotte dai carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna hanno portato all'arresto dei presunti componenti della banda.

Qualcuno l'aveva definita la «Banda della Renegade» per indicare il gruppo di banditi che arrivava e fuggiva su una macchina di grossa cilindrata, un Suv. Le indagini dei carabinieri hanno ricostruito modus operandi e strategie della banda. Agivano in quattro, sempre con la stessa auto (una Renault Capture per le rapine di febbraio e, appunto, una Renegade per i colpi di gennaio, entrambe risultate rubate). Indossavano passamontagna e cappuccio per coprire il volto. Chi guidava l'auto aspettava fuori, gli altri facevano irruzione nei locali e, impugnando pistole e fucili, minacciavano titolari o dipendenti per farsi aprire le casse e fuggire con il denaro. Gli arrestati sono Salvatore Perrella, napoletano di 20 anni; Salvatore Errico, aversano di 26 anni; Antonio Dell'Olmo, 30enne di Aversa; Michele Garofalo, aversano di 19 anni. Per i primi tre indagati, considerati il nucleo fisso della banda, il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere; il quarto indagato, indicato come un complice occasionale, è agli arresti domiciliari.  

C'è anche un minorenne tra i presunti componenti della banda di rapinatori e nei suoi confronti si procede separatamente, con indagini affidate alla Procura dei minori. Le emoticon invece erano usate per memorizzare sui telefoni cellulari i contatti dei complici della banda, definiti «colleghi». 

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Il colpo che ha fruttato il bottino più ricco risulta messo a segno a Casandrino il 7 gennaio 2023: in due, con il volto coperto, entrarono in una tabaccheria armati di un fucile a canne mozze e si fecero consegnare dal titolare un borsello contenente 30mila euro, oltre a documenti personali e bancomat. Durante il raid uno dei banditi ebbe anche il tempo di chiedere al complice di prendergli le sigarette dallo scaffale.

La svolta nelle indagini si ebbe in occasione dell'ultima rapina commessa 10 minuti dopo la mezzanotte del 10 febbraio scorso, quando la banda prese di mira una cornetteria a Sant'Antimo. I carabinieri intervennero subito e attraverso le immagini della videosorveglianza notarono alcuni dettagli dell'abbigliamento dei rapinatori: i jeans strappati, bracciale bianco, una scritta sul cappuccio del giubbotto. Individuarono così un ragazzo, il più giovane del gruppo arrestato ieri, che iniziò a rendere sommarie informazioni, una sorta di ammissione. 

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