Caivano, l'ex «selva oscura» oasi per correre e studiare

Il 21 apre il parco urbano a forma di cuore

I lavori nel parco
I lavori nel parco
di Marilicia Salvia
Mercoledì 15 Novembre 2023, 08:50 - Ultimo agg. 15:44
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Un percorso benessere, uno naturalistico e un altro storico-botanico, un'aula didattica e persino una saletta studio immersa nel verde, dotata di una panca ergonomica «che invita alla calma e alla meditazione»: il piano di rilancio pensato, voluto e tenacemente perseguito dal governo ha adesso un suo specifico punto di partenza, la data di un taglio del nastro e una realizzazione dall'incredibile forza simbolica. Tra il Parco Verde e il centro sportivo Delphinia, il prossimo 21 novembre sarà inaugurato il "cuore verde di Caivano": cuore nel senso letterale, perché ha quella forma, a vederlo dall'alto, il Parco urbano nato dalla bonifica dell'area devastata e abbandonata da tempo, divenuta una sera dopo l'altra il teatro di spaccio, violenze e illegalità, pane quotidiano di un paese che la camorra e amministratori comunali inetti avevano privato pure della speranza.

Caivano dunque ritrova il suo cuore, grazie al lavoro dei carabinieri del Comando unità forestali ambientali e agroalimentari, svolto in base ad un accordo con il Commissariato straordinario di governo per Caivano retto da Fabio Ciciliano. Un cuore pulsante, è stato detto ieri in una conferenza stampa a Roma, che sarà reso vivo dalla presenza dei giovani, dei bambini, delle famiglie e degli anziani di questa comunità ferita da decenni di degrado anche civile, marchiata dalla vergogna della morte orribile della piccola Fortuna Loffredo, abusata a sei anni dall'uomo che la madre si era portata in casa, e degli stupri di gruppo subìti da due cuginette ancora bambine.

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«L'obiettivo è dare a tutta la popolazione un messaggio di immediata operatività, attenzione, vicinanza, efficacia ed efficienza», è stato rimarcato dagli ufficiali che hanno presentato il lavoro compiuto dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità a tempo di record, circa due mesi, per riuscire a consegnarli ufficialmente il 21 novembre, Giornata nazionale degli Alberi, quando avverrà il taglio del nastro alla (probabile) presenza del ministro per l'Agricoltura Francesco Lollobrogida. Quel boschetto di pini e arbusti mediterranei, polmone verde risparmiato dalle ruspe che nei primi anni 80 spianarono il terreno per la costruzione dei palazzoni destinati agli sfollati napoletani del terremoto, da allora non era mai stato oggetto di cure di nessun tipo da parte delle istituzioni locali.

Al contrario, era presto diventato sversatoio di rifiuti e, inevitabilmente, "casa" di tossicodipendenti, clochard e sbandati, che negli anni vi hanno lasciato tappeti di siringhe, avanzi di cibo, carcasse di animali.

Una selva buia e spaventosa da attraversare, per i frequentatori del centro sportivo Delphinia che più di recente era stato costruito a poca distanza. Adesso è «una vera e propria oasi privilegiata per la salvaguardia della biodiversità, uno spazio ricreativo e di aggregazione», hanno spiegato a Roma i militari della Forestale, sintetizzando i passaggi dell'intervento, portato a termine con i fondi del progetto Delphinia. Dopo la bonifica dai rifiuti e la rimozione della vegetazione infestante, è stata restaurata la rete di vialetti e sentieri e sono stati realizzati sistemi di illuminazione innovativi, tramite pannelli fotovoltaici, «al fine di sottolineare - è stato detto - l'importanza delle risorse sostenibili per la tutela dell'ambiente».

Ideato lungo il perimetro esterno del Parco «per massimizzarne la lunghezza», il percorso benessere punta ad attirare i tanti runners, non solo di Caivano, che in contesti fortemente urbanizzati hanno difficoltà a dedicarsi alla loro passione, e più in generale chi ama svolgere attività fisica all'aria aperta. Più all'interno del "cuore", spazio alla conoscenza: sono stati costruiti percorsi arborei tematici, con descrizioni e aneddoti dell'uso delle singole specie nella vita di tutti i giorni. E inoltre «sono state create un'aula didattica, situata, non a caso, al centro del Parco a significare il ruolo fondamentale dell'istruzione nei processi di formazione sociale del cittadino, e un'aula studio, ideata come punto di condivisione dell'esperienza formativa, corredata da vari punti di riflessione situati nelle piazzole». Sono state anche realizzate panchine e aiuole tematiche con lo scopo di divulgare la conoscenza del ruolo degli insetti e delle piante aromatiche. Infine, un piccolo gioiello «suggerito dalla naturale disposizione della vegetazione in un punto del Parco»: la saletta lettura immersa nel verde.

Come spesso accade nelle situazioni in cui si parte da zero, i criteri adottati catapultano la nuova realtà in una dimensione modernissima: tutti gli arredi dell'area, panchine comprese, «sono stati realizzati con il legname proveniente da alberi morti per cause naturali all'interno delle Riserve naturali dello Stato gestite dell'Arma dei Carabinieri e per i quali è possibile calcolare l'impronta di carbonio che viene trattenuta dagli stessi alberi», è stato sottolineato. Il degrado arretra, il futuro di Caivano avanza: ma solo i residenti potranno riempirlo di contenuti nuovi.
 

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