Casamicciola, Legnini sfida la burocrazia «Porto riaperto in tre mesi»

Il cronoprogramma del commissario

La conferenza di Ischia
La conferenza di Ischia
di Massimo Zivelli
Domenica 26 Febbraio 2023, 10:42 - Ultimo agg. 27 Febbraio, 07:20
4 Minuti di Lettura

Tre mesi di tempo e due milioni e mezzo di spesa. Se tutto andrà per il verso giusto, è questo il piano per rendere pienamente agibile il porto di Casamicciola e salvare la stagione turistica a Ischia. Nel giorno in cui i rappresentanti dell'«intergruppo parlamentare di studio e proposta a supporto delle aree depresse del Paese e delle isole minori italiane» sbarcano a Ischia per presentare l'iniziativa di 40 membri di Camera e Senato appartenenti a tutti i gruppi politici, è il Commissario di Governo Giovanni Legnini a prendersi la scena, illustrando la sua ordinanza numero 8 con la quale si stabiliscono tempi e modi di realizzazione degli interventi di dragaggio del porto di Casamicciola, interdetto dal giorno della frana che ha devastato il paese dalle pendici del Monte Epomeo fino alla costa. «L'ordinanza ha spiegato Legnini stabilisce una serie di cose importanti per snellire i tempi di realizzazione del dragaggio del porto e restituirlo alla sua piena funzionalità. Se tutto andrà come abbiamo previsto, entro la fine di giugno lo scalo sarà restituito alla sua piena operatività, in tempo quindi per reggere l'onda d'urto dei flussi vacanzieri estivi».

Partendo dalla premessa che in tempi normali per completare l'iter occorrono almeno tre anni, Legnini ha fatto intendere che in questo caso di eccezionale urgenza si sta avvalendo degli ampi poteri di deroga che gli derivano dalla funzione di Commissario di governo per l'emergenza sismica e idrogeologica dell'isola. «Siamo partiti con largo anticipo lavorando giorno e notte per delineare il piano delle scadenze operative che dovranno essere a questo punto rispettate» ha detto Legnini.

L'ente attuatore sarà il Comune di Lacco Ameno, già nominato quale capofila dalle restanti cinque amministrazioni comunali.

La Regione gestirà l'appalto e i lavori potranno essere cantierabili a fine maggio. In mezzo ci saranno le procedure di legge in materia di tutela ambientale: sono attesi entro Pasqua gli esiti di laboratorio sulla "caratterizzazione" dei fanghi e dei materiali trascinati dalla frana nel porto di Casamicciola e se l'Arpac stabilirà che non vi sono elementi inquinanti, tutto il materiale raschiato dai fondali del porto potra essere ricollocato in fondo al mare, in una area distante tre miglia dalla costa di Ischia già individuata dai ricercatori dell'Anton Dohrn. Nel caso in cui invece i detriti o parte di essi dovessero risultare compromessi e cioè inquinati, si provvederà a trasportare tutto alle discariche autorizzate della terraferma, con un aggravio dei costi da sostenere e con tempi un po' più lunghi per l'ultimazione del dragaggio. Formalità aggiuntiva, il parere positivo dell'Autorità ministeriale che dovrà certificare la non presenza di ordigni bellici all'interno del porto e quindi il via libera in sicurezza ai lavori.

Video



Nell'aula consiliare di Lacco Ameno, intanto, Alessandro Caramiello (Movimento 5 Stelle) e Michele Schiano di Visconti (Fdi), hanno presentato l'inedita iniziativa adottata da 40 parlamentari appartenenti a tutti i gruppi politici, uniti in un "intergruppo" che si occuperà di recepire le istanze delle località territorialmente svantaggiate fra cui le isole minori e quindi la stessa Ischia. «Sanità, trasporti, scuola, amministrazione della giustizia: sono questi i problemi endemici che affliggono le popolazioni, circa trecentomila abitanti, delle isole minori in Italia» ha voluto ricordare il presidente nazionale dell'Ancim, il sindaco di Forio Francesco Del Deo. «Sottolineo l'importanza di queste adesioni al nostro appello per formare un tavolo di confronto permanente sulle problematiche da affrontare e risolvere sui territori delle isole minori, delle quali non bisogna ricordarsi solo in occasione delle vacanze al mare» ha detto Caramiello. «Su questioni ed emergenze come quelle di Ischia, abbiamo deciso di spogliarci della nostra appartenenza partitica per lavorare tutti assieme», ha evidenziato Schiano di Visconti, elogiando il lavoro del suo governo su Ischia: «Finora abbiamo messo a disposizione quasi 200 milioni di euro e sono ben quattro i ministri che stanno lavorando a sostegno delle iniziative per la rinascita».

© RIPRODUZIONE RISERVATA