Da dicembre nel B&b senza pagare: gestore denuncia due sorelle

Da dicembre nel B&b senza pagare: gestore denuncia due sorelle
di Aniello Sammarco
Giovedì 2 Marzo 2023, 08:48
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La prima denuncia è di un mese fa, la seconda del 21 febbraio. In entrambi i casi viene messa nero su bianco una storia che appare paradossale: due donne, dagli accertamenti privati svolti dall'estensore delle segnalazioni senza fissa dimora, da dicembre occupano una stanza di un piccolo bed & breakfast senza pagare e senza che abbiano intenzione di andare via. La struttura è la Domus Vesuvio, b&b ricavato in un immobile privato posto in via Tufarelli di proprietà di Gianfranco Ottaviano.

La vicenda ha inizio a novembre: «Le donne si presentano un giorno e chiedono in fitto una delle nostre camere. Restano pochi giorni e pagano regolarmente il conto». Faranno così altre volte. Fino al momento in cui al proprietario della Domus Vesuvio non arriva una bolletta dell'acqua esorbitante.
 

«Dalle verifiche effettuate afferma Ottaviano abbiamo appurato come con ogni probabilità vi era una perdita localizzata proprio nella stanza in quel momento occupata delle signore.

Ho informato le clienti, offrendomi di pagare loro un'altra struttura in attesa che venissero effettuati i lavori necessari». Da questo momento la storia è cambiata: «L'atteggiamento delle sorelle è diventato ostile, tanto da arrivare a dirmi che non solo non avrebbero lasciato la stanza, ma che da allora non avrebbero più pagato». E così è stato: «Ho provato in tutti i modi a convincerle ad andare via, ma con le buone non ho ottenuto nulla. Né posso intervenire quando loro lasciano la stanza per le loro commissioni quotidiane. Sarebbe esercizio arbitrario delle proprie ragioni o violenza privata, andrei incontro a una denuncia penale».

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Consigliato dall'avvocato Claudia Simeoli, Ottaviano si è recato una prima volta alla polizia il 2 febbraio e una seconda volta il 21 febbraio ai carabinieri: «In entrambi i casi per sporgere denuncia per insolvenza fraudolenta e violazione di domicilio. Ma senza sortire effetto: i tutori dell'ordine sono anche venuti al b&b, constatando lo stato dei fatti ma senza fare altro. Sarebbe bastato un arresto in flagranza, il reato di violazione di domicilio lo prevede, anche solo per un paio di ore, per permettermi di tornare nel legittimo possesso della stanza e cambiare la serratura. Invece mi dicono che occorre aspettare che sia la magistratura a decidere, con i tempi della giustizia che tutti conosciamo».

Ma intanto non trasmettono il cartaceo alla Procura, che quindi non potrà mai decidere. L'imprenditore ha tentato anche la strada del Comune, ma anche in questo caso nulla è cambiato. «Sta di fatto conclude Ottaviano che mi sento privato di una cosa che mi appartiene, visto che praticamente è come se fosse occupata casa mia. Sarebbe successo lo stesso con un albergo a cinque stelle? Di certo la mia vicenda crea un precedente preoccupante: finora venivano occupate abusivamente le case popolari, ora c'è il rischio che si passi alle strutture alberghiere».
 

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