Dai lavori per la realizzazione del nuovo parco pubblico, riaffiorano i resti dell'antica Misenum

Scoperti una serie di ambienti contigui, realizzati in opera reticolata e mattoni di tufo

Dai lavori per la realizzazione del nuovo parco pubblico, riaffiorano i resti dell'antica Misenum
Dai lavori per la realizzazione del nuovo parco pubblico, riaffiorano i resti dell'antica Misenum
di Antonio Cangiano
Martedì 9 Gennaio 2024, 16:17 - Ultimo agg. 10 Gennaio, 10:32
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Alcune strutture murarie d'epoca romana, sono riaffiorate nella pittoresca frazione di Miseno, nei Campi Flegrei.

Durante i lavori per la realizzazione della nuova villetta pubblica - una incantevole passeggiata, panchine e pali con lanterne artistiche, realizzata nell'ambito dei lavori di rigenerazione urbana del comune di Bacoli - gli archeologi della soprintendenza, hanno rinvenuto una serie di ambienti contigui, realizzati in opera reticolata e mattoni di tufo.

Da una prima osservazione, le strutture ricadono all'interno del centro urbano dell'antica Misenum - fiorente centro portuale scelto da Augusto come sede della flotta romana del Tirreno, la celebre  Classis Misenensis - a poche decine di metri dal teatro romano e a ridosso del porto, nei pressi di punta Sarparella, dove insistono diverse testimonianze dell' antica città anche sommerse.

 

«Miseno è una terra incantata, popolata di personaggi importanti che conosciamo, o che pensiamo di conoscere, dove il tempo si è fermato», spiega lo storico locale, Ciro Amoroso.

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«Là, c'era una residenza romana che abbracciava il piccolo rialzo terroso di Punta Sarparella, specchiandosi sulle limpide acque di Tirreno, dove ancora riecheggiavano le note della tofa del figlio di Eolo, Miseno. [...] Posta al centro dell'antica città militare di Misenum, la dimora si stagliava a oriente come un armonioso canto, a guardia della città e delle navi alla fonda nel Portus Misenus, secondo una tradizione che voleva il comandante in capo della flotta, il Praefectus Classis (?) al centro della città, prossimo ai suoi minacciosi legni e vicino ai navalia.

Quando si parla di “navalia”, ci si riferisce alle strutture specialistiche che avevano la duplice funzione di arsenale e di base navale della flotta militare. In effetti, come accade oggigiorno, l'arsenale provvede alle manutenzioni e alle riparazioni delle navi, mentre la base principale ha la funzione di accogliere le unità della flotta al loro rientro dall'attività operativa. [...]

Della villa, restano alcuni avanzi di ambienti decontestualizzati, il cocciopesto di alcune cisterne e tracce di mura perimetrali ricoperte da pochi centimetri d'acqua... Striminzite spoglie di un antico splendore, disseminate qua e là tra la fitta vegetazione, il mare ed i resti cadenti di un “sessantottino” abuso edilizio».

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