Elezioni comunali a Qualiano, De Leonardis: «L'hinterland resta isolato»

Per il neo eletto importante la collaborazione con il territorio

Raffaele De Leonardis
Raffaele De Leonardis
di Ferdinando Bocchetti
Mercoledì 17 Maggio 2023, 08:30
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Raffaele De Leonardis, 56 anni, sostenuto da sette liste, ha archiviato la pratica delle elezioni comunali sbaragliando la concorrenza già al primo turno. Un successo netto per il primo cittadino uscente, sostenuto da civiche e Fdi, che si è imposto con una percentuale di poco inferiore al 68 per cento.

Sindaco, la tornata elettorale appena conclusa è stata segnata dal boom delle civiche e dal forte astensionismo. Qual è il suo giudizio?
«Tra i sindaci eletti conosco bene Antonio Sabino, primo cittadino di Quarto, con il quale ho collaborato a più riprese. Entrambi siamo rappresentanti del consiglio di amministrazione dell'ente d'ambito per la gestione e smaltimento del servizio rifiuti. La sua rielezione è una buona notizia perché rinsalda i rapporti tra i sindaci del territorio. Dove si governa bene non c'è disaffezione da parte degli elettori».

Molti Comuni sono alle prese con gravi difficoltà finanziarie. Come si fa a conciliare il buon governo con le esigenze di bilancio?
«In molti casi il dissesto finanziario può essere considerato un toccasana per gli enti, che hanno la possibilità di rimettersi in sesto con una politica più accorta. Non lo è, tuttavia, per i cittadini, che devono fare fronte agli aumenti dei costi per i tributi locali, e per i fornitori o professionisti che collaborano con i municipi. Le amministrazioni sono chiamate a lavorare sui residui passivi, sulle spese già impegnate che non riusciamo a liquidare nei tempi previsti perché non incassiamo a sufficienza.

Gli enti devono essere capaci di intercettare finanziamenti sovracomunali. Poi occorre stare dietro i morosi e stanare gli evasori, per incrementare la platea contributiva e le entrate. Quelle certe, purtroppo, sono quasi sempre inferiori a quelle che vengono prospettate nei bilanci di previsione. Queste incongruenze generano gravi squilibri su cui è poi difficile porre rimedio».

Quali, invece, le criticità principali del territorio di cui è amministratore?
«In questo momento è il sistema dei trasporti a rappresentare la principale criticità. Le nostre città sono spesso isolate dal capoluogo: chi si muove lo fa con grande difficoltà e sobbarcandosi non poche spese. Una svolta per il futuro potrebbe arrivare dalla realizzazione del metrò del mare: un progetto ambizioso, dal costo imponente, oltre 900 milioni di euro, ma già in fase avanzata e decisivo per lo sviluppo del nostro territorio. Venti stazioni che potrebbero collegare Licola a Chiaiano, passando per Giugliano, Mugnano, Villaricca, Qualiano, Marano e Calvizzano. I fondi ci sono, sono stati già individuati. Rientrano nell'ambito del Pnrr e del Fondo nazionale di solidarietà. Il progetto, secondo i vertici di Città Metropolitana e l'assessore ai Trasporti Edoardo Cosenza, è attuabile».

Altre problematiche?
«La videosorveglianza. Le nostre aree necessitano di maggiore controllo. Anche per questo filone i fondi ci sono, furono stanziati nell'ambito del Patto per la Terra dei fuochi. Anche i progetti sono stati già presentati, ma i finanziamenti non sono ancora arrivati. Prefettura e Viminale dovrebbero fare di più su questo specifico filone. Telecamere, insomma, e lavoro in sinergia con le forze dell'ordine».

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