Frana a Ischia, la bimba al vescovo: «Ho perso anche i libri di scuola». Scatta la raccolta fondi

Sos dagli alberghi che ospitano gli sfollati: provviste e detersivi in esaurimento

Al lavoro per ripulire l'isola dal fango
Al lavoro per ripulire l'isola dal fango
di Massimo Zivelli
Martedì 29 Novembre 2022, 23:59 - Ultimo agg. 1 Dicembre, 07:25
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Solidali con Casamicciola e con gli sfollati, solidali con alunni e studenti che a seguito della frana hanno perso non solo la loro abitazione, ma anche libri e materiale didattico.

Genitori, bambini e ragazzi hanno avviato la raccolta fondi, per ogni classe, per ogni istituto, ed è così che l’isola d’Ischia si mobilita e risponde con generosità alle paure ed alla disperazione della piccola Marta, l’alunna di seconda elementare che con poche semplici parole è diventata un simbolo per tutti, dopo aver commosso il vescovo Gennaro Pascarella che le chiedeva cosa volesse fare in futuro.  «Voglio studiare, ma purtroppo non lo potrò più fare. La frana mi ha portato via lo zainetto con i miei libri ed i colori. Non potrò fare più niente adesso» questa la risposta di una bimba di sette anni che alla sua maniera tentava di elaborare il trauma di quanto aveva vissuto durante quella infernale notte di sabato. 

I genitori e i nonni a disperarsi per la casa, e lei con la paura di non poter più studiare in vita sua. «Perchè se lo Stato non interviene subito noi dovremo attendere ancora più anni per riavere un tetto, se mai lo riavremo» lamentavano i genitori al vescovo. «Perchè senza libri non potrò più studiare e non mi prenderanno più a scuola» ripeteva la piccola sfollata.

Esigenze diverse, pensieri ed esperienze di vita uguali, «perchè chissà se lo Stato riuscirà mai ad aiutarci», sentimento assai diffuso oramai fra la gente di Casamicciola che in poco più di 12 anni è passata attraverso tre distruttive e luttuose catastrofi naturali e di fatti concreti ne ha visti davvero ben pochi.

L’iniziativa di solidarietà è partita da Ambrogio Del Deo, rappresentante di istituto del I circolo didattico di Forio, e si sta espandendo a macchia d’olio grazie al tam tam sui social. E mentre i genitori fanno le loro donazioni, gli studenti delle superiori da oggi si mobilitano assieme ai volontari che già da due giorni, armati semplicemente di una pala, stanno lavorando alacremente per sgomberare case, strutture e strade dal fango e dai detriti. Provengono da tutta l’isola e da stamane si prevede anche la partecipazione di tanti studenti, perchè il prefetto ha chiesto ai sindaci (che hanno emesso le rispettive ordinanze) di tenere chiuse le scuole di ogni ordine e grado, con le lezioni che riprenderanno lunedì. Si prevede dunque che questa mattina saranno non meno di 400 i volontari impiegati in strada. 

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Alla raccolta fondi, invece, aderiscono non solo le scuole, ma anche i gruppi e le associazioni che orbitano nella rete delle parrocchie e che peraltro già avevano lanciato altri appelli alla solidarietà. «Cerchiamo donne e uomini disposti a lavare le pentole negli alberghi che offrono pasti caldi agli sfollati ed al personale di Protezione civile e Vigili del fuoco» questo un primo appello a cui subito ne sono seguiti altri. «Diamo tutti una mano. A partire da mercoledì (oggi, ndr) mancheranno le scorte di carne e alimentari nelle dispense degli alberghi che hanno riaperto per offrire alloggio ai nostri amici sfollati. Mancano anche detersivi per l’igiene personale e per le pulizie» si legge in decine di post su facebook.

E infine, la direzione del supermercato Dok di Piazza Bagni, con l’attività chiusa a causa della marea di fango che sabato mattina aveva invaso i locali dove vengono esposte le merci, ha deciso in queste ore di destinare tutti gli alimentari contenuti nei depositi adiacenti (che si sono salvati dalla marea melmosa) alla mensa per gli sfollati.
 

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