Il suono unanime dei cellulari fatti squillare in piazza Annunziata a Giugliano per “fare rumore e urlare contro la violenza sulle donne”. Questo lo scopo del presidio che si è tenuto nella terza città della Campania questo pomeriggio, organizzato dal comitato civico “Giulia non lo sa”, nato all’indomani del femminicidio di Giulia Cecchettin.
Un centinaio di persone si sono riunite in piazza con il volto segnato di rosso urlando “Siamo tutti Giulia”.
Dopo il suono degli smartphone, alle 18 c’è stato anche il rintocco delle campane di tutte le chiese cittadine. «Volevamo richiamare l’attenzione anche della comunità giuglianese, e idealmente “dare la sveglia” a tutte e tutti noi, che per troppo tempo abbiamo sottovalutato e con indifferenza tollerato femminicidi e violenza di genere. Non è più consentito a ciascuna/o l’essere indifferente di fronte a un fenomeno che ormai alimenta una vera “mattanza” di donne» spiegano dal comitato.
Il presidio si è concluso con l’intervento della caporedattrice de Il Mattino, Marilicia Salvia che ha puntato l’attenzione sull’importanza del rispetto verso uomini e donne da insegnare soprattutto ai più piccoli: «È necessario costruire una società civile nella quale non ci sia competizione tra donne e uomini, non ci sia prevaricazione. E per farlo - ha detto Salvia - bisogna stipulare un patto tra scuola e famiglia dove ciascuno si assuma le proprie responsabilità, già a partire dalle scuole elementari perché i bambini devono imparare la parola rispetto, verso gli altri e dunque verso le donne».