Ischia, ritrovati altri tre corpi: scatta il nuovo piano, seicento case a rischio

Gianluca e Valentina Monti estratti dopo sei giorni, le macerie restituiscono anche Impagliazzo

Il lavoro dei volontari nel fango di Casamicciola
Il lavoro dei volontari nel fango di Casamicciola
di Valentino Di Giacomo
Giovedì 1 Dicembre 2022, 23:06 - Ultimo agg. 2 Dicembre, 18:58
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Sale a 11 il bilancio delle vittime della frana di sabato scorso a Casamicciola. I vigili del fuoco sono riusciti nel corso della giornata di ieri a recuperare altri tre corpi delle ultime quattro persone che risultavano ancora disperse. Dopo sei giorni di affannose ricerche i soccorritori hanno trovato senza vita il tassista Gianluca Monti e sua moglie Valentina Castagna: un intero nucleo familiare travolto dalla potenza distruttrice della natura. Prima di ritrovare Gianluca e Valentina, nei giorni scorsi, erano stati recuperati i corpi dei loro tre figli di 15, 11 e 6 anni, Francesco, Michele e Maria Teresa. Una famiglia che si è idealmente ricongiunta in Cielo.

E ieri i vigili del fuoco, anche grazie all’aiuto dei cani molecolari del Soccorso Alpino della guardia di finanza, sono riusciti a tirare fuori dalla mole di detriti e fango anche Salvatore Impagliazzo, il compagno della 31enne Eleonora Sirabella, la prima vittima accertata dopo la tragedia. Il cadavere di Salvatore è stato invece ritrovato a oltre quattrocento metri da dove era stata recuperata Eleonora. Salvatore avrebbe compiuto domani 32 anni. Le due giovani famiglie vivevano tra via Celario e via Santa Barbara, proprio dove la frana ha fatto più danni. Le salme di tutte le vittime sono state portate all’ospedale Rizzoli di Ischia dove, probabilmente, saranno disposti gli esami autoptici nei prossimi giorni. Manca all’appello ancora la 31enne Mariateresa Arcamone, ma ieri sera, a causa del buio, i soccorritori hanno sospeso le ricerche e ricominceranno stamani già dall’alba.

Parallelamente, per non lasciare nulla d’intentato, i sommozzatori della guardia costiera e dei vigili del fuoco proseguiranno anche le ricerche in mare per trovare l’ultima donna dispersa.

Mariateresa lavorava in un bar ad Ischia e prendeva servizio dalle 6 di mattina, a questo punto i soccorritori non escludono che la donna potesse essersi messa in cammino per andare a lavoro proprio mentre si è scatenata la frana. Solo un’ipotesi, nella speranza di ritrovare in fretta anche l’ultimo disperso.

 

Mentre l’isola piange le sue vittime, ora la preoccupazione è rivolta tutta ai prossimi giorni. Domani si annuncia un peggioramento delle condizioni meteorologiche che dovrebbe durare almeno fino a domenica. Per evitare ulteriori danni e, soprattutto, ulteriori vittime, è stato ieri deciso in Prefettura, nel corso del centro di coordinamento soccorsi, di ampliare la zona rossa. All’interno della zona rossa ricadono 600 abitazioni a rischio e oltre mille residenti che saranno temporaneamente sfollati in caso di una nuova allerta meteo. Già da domani si inizierà a evacuare la zona, ma gli sfollamenti temporanei potrebbero anche ripetersi in caso di nuove forti precipitazioni fino a quando i costoni dell’Epomeo non saranno messi in sicurezza. La decisione è stata ufficializzata in conferenza stampa dal prefetto Claudio Palomba insieme al neo commissario straordinario per l’emergenza Giovanni Legnini, al capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio. I rilevamenti dei geologi effettuati negli ultimi giorni segnalano infatti la possibilità di nuove frane in caso di piogge. Nessun allarmismo, ma dopo la tragedia bisogna utilizzare ogni genere di precauzione. 

«Abbiamo una zona alta - ha spiegato il capo della protezione civile regionale, Italo Giulivo - che è interessata dall’arrivo di una colata, quindi dall’impatto di una massa detritico-fangosa, e una zona più a valle che è stata interessata da un’azione di propagazione di acqua e fango che è scesa giù, convogliandosi per le strade. Questo ha comportato la necessità di allargare le strade interessate perché, finché non saranno pulite con le caditoie e quant’altro, è utile avere la guardia un po’ più alta».

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Chi abita nei 600 edifici a rischio sarà quindi trasportato con delle navette verso gli hotel che si stanno attrezzando in tutta l’isola. «Saranno dalle 1000 alle 1300 persone ha spiegato il prefetto Palomba sottolineando la massima intesa con Regione, Comune e Governo - ma a mezzogiorno ci sarà una nuova riunione del Centro coordinamento soccorso». 

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