«L'aumento della sismicità dipende dal degassamento dei fluidi magmatici»

L'analisi di Mauro Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano

Mauro Di Vito
Mauro Di Vito
di Pasquale Guardascione
Lunedì 21 Agosto 2023, 19:00 - Ultimo agg. 22 Agosto, 06:52
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Sono stati ben 35 i terremoti registrati dai sismografi dell'Osservatorio Vesuviano dello sciame sismico di questa mattina iniziato alle ore 4,48.

L'evento tellurico di magnitudo massima è stato di 2.5 della scala Ritcher con epicentro nella zona tra Cigliano e via Campana che ha riversato per strada diverse persone. 

"Lo sciame sismico di questa mattina rientra nella dinamica di vulcano attivo della caldera dei Campi Flegrei - ha dichiarato Mauro Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano -. L'aumento della sismicità che abbiamo registrato da luglio è in parte correlata all'aumento della velocità di sollevamento del bradisismo, che nell'area di massima deformazione del Rione Terra è ritornato ai 15 millimetri al mese dopo una leggera diminuzione di maggio e giugno scorsi, e dal degassamento dei fluidi magmatici dal profondo. Gli epicentri dei terremoti sono circoscritti alla zona compresa tra i Pisciarelli, via Campana, la Solfatara, il monte Olibano, Bagnoli e un'area in mare del golfo.

I parametri geofisici e geochimici che abbiamo analizzato in questi giorni non evidenziano particolari variazioni e indicano il perdurare della dinamica in corso della crisi bradisismica. Tutti i dati che abbiamo raccolto, finora, non mostrano variazioni significative del sistema nel breve termine, fermo restando che eventuali future modifiche dei parametri che monitoriamo in maniera capillare potrebbero comportare una diversa evoluzione degli scenari di pericolosità". 

 
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