Nidi comunali a Castellammare, fitto e nuova gestione

La protesta dei genitori: "Così si smantella un servizio eccellente"

Nidi comunali si cambia, fitto e nuova gestione
Nidi comunali si cambia, fitto e nuova gestione
Lunedì 5 Febbraio 2024, 12:44 - Ultimo agg. 6 Febbraio, 10:45
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Castellammare, scuole comunali addio.  Per il prossimo anno scolastico il settore scuola è pronto ad esternalizzare del tutto il funzionamento dei due nido comunali Martucci e Carducci. Fitto dei locali e nuova gestione sono i prossimi passi messi a punto dal dirigente Gennaro Izzo. Il bando sarà pronto entro marzo e così dopo il fitto dei locali già avvenuto per Lattaro e Casa del Mandorlo, ora è la volta dei due nidi del San Marco e del centro città. La nuova formula decisa prevede il fitto vincolato degli spazi, in modo da rendere il locatore anche l’erogatore del servizio che sarà del tutto autonomo dal comune.

 Nei giorni scorsi il sopralluogo dei tecnici comunali proprio in via Martucci per definire gli spazi da locare in previsione dell’avviso pubblico.

Una visita che ha messo agitazione tra i genitori che non vogliono perdere i servizi erogati e la tranquillità che vivono i loro bambini.  

«Non capiamo da cosa nasce questa scelta - lamentano i genitori - i nostri nido funzionano bene, non ci pare che vivano problemi finanziari e sono un punto di riferimento sia per il centro città sia per chi vive al San Marco. Esternalizzare a favore di chi e cosa?». Domande che saranno rivolte alla triade commissariale che approvato la nuova strada dell’ufficio scuola che punta ad esternalizzare tutti i servizi rimasti in capo al comune. Dopo i nido sarà la volta dell’ultimo asilo comunale rimasto, quello Carducci. 

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Un tema sollevato anche dall’ex sindaco Salvatore Vozza che ha già chiesto in pubblico: «Ai commissari chiedo di fermarsi sulla privatizzazione degli asili nido. È una scelta sbagliata e che impegnerà la prossima amministrazione, lasciamo a chi sarà eletto decidere su un aspetto così delicato che coinvolge direttamente le famiglie».

Un appello finora rimasto inascoltato, i prossimi a farne le spese saranno i piccolissimi del San Marco e del centro città.

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