La Forestale a caccia di officine abusive: il triangolo degli sversamenti nel Sarno

Veleni nel terreno e negli affluenti del fiume

Scoperte officine abusive che sversavano veleni nel fiume Sarno
Scoperte officine abusive che sversavano veleni nel fiume Sarno
di Nello Fontanella
Martedì 14 Febbraio 2023, 09:40 - Ultimo agg. 11:50
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Un vero e proprio distretto del sommerso delle officine meccaniche e delle autocarrozzerie, che è sinonimo di smaltimento illecito dei rifiuti, inquinamento del terreno e delle falde acquifere. Nel triangolo tra Palma Campania, Striano e Poggiomarino si concentrano un numero impressionante di officine meccaniche di riparazione auto e moto abusive, ma anche di aziende agricole che sversano i liquami dei reflui zootecnici nel terreno, senza vasche e filtri, o nei canali affluenti nel fiume Sarno.

L'ultima autofficina abusiva è stata scoperta ieri dai carabinieri delle stazioni Forestale di Roccarainola e Marigliano a Poggiomarino. Costruita abusivamente senza alcuna autorizzazione, l'officina insiste su un fondo agricolo di proprietà di un 45enne del posto titolare dell'attività di riparazione di auto. I militari, durante i controlli hanno constatato una gestione illecita di rifiuti pericolosi e non pericolosi consistente in oltre 50 veicoli e parti di veicoli non bonificati e adagiati su suolo nudo. Sulla stessa area di pertinenza dell'autofficina sono stati rivenuti pneumatici fuori uso, guaine, motori e oli esausti con conseguente pericolo di infiltrazione nel suolo e da qui negli affluenti del fiume Sarno. Sequestrata l'intera area di oltre 800 metri quadrati e deferito all'autorità giudiziaria il titolare. Il blitz rientra in una più consistente azione di contrasto al sommerso e all'illecito smaltimento dei reflui industriali nel fiume Sarno e nei suoi affluenti. Dall'inizio di quest'anno sono ben cinque le officine abusive scoperte dai carabinieri Forestale e posto sotto sequestro, per lo più insistenti in aree periferiche e su suolo agricolo. L'area estesa in questo triangolo di terra, che per gran parte costeggia l'autostrada Caserta-Salerno e la linea ferrata dell'alta velocità, consente e facilita le attività illecite e di conseguenza l'illecito smaltimento dei rifiuti.

Qui vengono smaltite anche parti non utilizzate di motori e carrozzerie provenienti da furti di auto.

Dal 2019 a oggi, la sola stazione carabinieri forestale, competente per territorio, ha sequestrato ben 50 attività artigianali tra autofficina e autocarrozzerie i cui rifiuti sono altamente inquinanti se lasciati sul suolo nudo. Inquinamento del terreno e delle falde acquifere ma anche inquinamento dell'aria per l'assenza delle autorizzazioni all'immissione in atmosfere. Anche i ponti dell'A30 sono diventati delle vere e proprie discariche di rifiuti provenienti dalle autocarrozerie abusive. A queste vanno aggiunte le aziende agricole, in particolare stalle, i cui effluenti zootecnici (parti non palabili) prodotti dal bestiame presente in azienda e dei liquami provenienti dalla maturazione dell'insilato, spesso finiscono nel terreno oppure dopo un lungo percorso nei canali affluenti del Sarno.

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