Un vero e proprio distretto del sommerso delle officine meccaniche e delle autocarrozzerie, che è sinonimo di smaltimento illecito dei rifiuti, inquinamento del terreno e delle falde acquifere. Nel triangolo tra Palma Campania, Striano e Poggiomarino si concentrano un numero impressionante di officine meccaniche di riparazione auto e moto abusive, ma anche di aziende agricole che sversano i liquami dei reflui zootecnici nel terreno, senza vasche e filtri, o nei canali affluenti nel fiume Sarno.
L'ultima autofficina abusiva è stata scoperta ieri dai carabinieri delle stazioni Forestale di Roccarainola e Marigliano a Poggiomarino. Costruita abusivamente senza alcuna autorizzazione, l'officina insiste su un fondo agricolo di proprietà di un 45enne del posto titolare dell'attività di riparazione di auto. I militari, durante i controlli hanno constatato una gestione illecita di rifiuti pericolosi e non pericolosi consistente in oltre 50 veicoli e parti di veicoli non bonificati e adagiati su suolo nudo. Sulla stessa area di pertinenza dell'autofficina sono stati rivenuti pneumatici fuori uso, guaine, motori e oli esausti con conseguente pericolo di infiltrazione nel suolo e da qui negli affluenti del fiume Sarno. Sequestrata l'intera area di oltre 800 metri quadrati e deferito all'autorità giudiziaria il titolare. Il blitz rientra in una più consistente azione di contrasto al sommerso e all'illecito smaltimento dei reflui industriali nel fiume Sarno e nei suoi affluenti. Dall'inizio di quest'anno sono ben cinque le officine abusive scoperte dai carabinieri Forestale e posto sotto sequestro, per lo più insistenti in aree periferiche e su suolo agricolo. L'area estesa in questo triangolo di terra, che per gran parte costeggia l'autostrada Caserta-Salerno e la linea ferrata dell'alta velocità, consente e facilita le attività illecite e di conseguenza l'illecito smaltimento dei rifiuti.
Qui vengono smaltite anche parti non utilizzate di motori e carrozzerie provenienti da furti di auto.