Camposano: «In questo locale non puoi giocare», ​e il 14enne si vendica con una bomba

Il ragazzino non ha fatto i conti con le telecamere di videosorveglianza

I danni provocati dall'ordigno
I danni provocati dall'ordigno
di Carmen Fusco
Mercoledì 21 Dicembre 2022, 00:03 - Ultimo agg. 16:50
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CAMPOSANO: Il proprietario del bar gli impedisce di utilizzare giochi vietati ai minori e lui va via ma se la lega al dito. Poco dopo ritorna e mette in atto la vendetta: accende la miccia di un grosso petardo e lo lancia contro la vetrina dell’esercizio commerciale. Poi scappa a gambe levate cercando di dileguarsi tra le strade del paese. Non ha fatto, però, i conti con le telecamere di videosorveglianza che ci sono in zona e che permettono ai carabinieri, che già hanno raccolto il racconto dei testimoni, di identificarlo e denunciarlo.

È un ragazzino di appena 14 anni ma dovrà vedersela con l’accusa di detenzione di esplosivo e di armi. Già di armi. Sì, perché durante la perquisizione che i militari della compagnia di Nola, diretti dal capitano Gerardo De Siena, hanno effettuato nella casa della Gescal di Cicciano dove il minorenne vive con la sua famiglia, hanno trovato un pugnale da combattimento con una lama di ben 26 centimetri.

L’arma era nascosta nella sua cameretta e il ragazzino non ha fornito spiegazioni sul come se la fosse procurata né sul motivo per il quale alla sua età sentisse l’esigenza di custodire un pugnale. Per difendersi? E poi da chi? Oppure per seguire una pericolosa moda molto in voga proprio tra i suoi coetanei. 

Famiglia normale la sua, se non fosse per qualche precedente per spaccio di droga a carico del papà e un percorso scolastico che lo vede tra i banchi di un istituto tecnico di Nola dove sta frequentando il primo anno. Resta il fatto che l’ha fatta grossa e che ha tentato di farsi giustizia per un presunto torto subito come farebbe un delinquente incallito. L’ordigno che ha fatto saltare i vetri del bar provocando danni e spavento, il ragazzo lo avrebbe acquistato. D’altra parte a ridosso delle festività natalizie non è difficile procurarsi una rumorosa bomba carta, magari da qualche rivenditore clandestino cui adesso i carabinieri stanno dando la caccia. A Camposano chi ha assistito alla scena racconta che il proprietario del bar dopo aver sentito l’esplosione, avvenuta nel pomeriggio di ieri in pieno centro del piccolo Comune alle porte di Nola, si sarebbe lanciato all’inseguimento del ragazzo che è scappato a piedi dopo aver messo in pratica il suo vendicativo proposito.

Dell’accaduto però, l’uomo che gestisce il locale commerciale, preferisce non parlare. «Lasciateci in pace - commenta - è già stata fatta troppa pubblicità a questo posto». A promettere provvedimenti drastici nei confronti di chi turba la quiete del suo Comune è il sindaco di Camposano che annuncia: «Daspo urbano a chi attenta alla sicurezza e alla tranquillità della mia comunità», dice Francesco Barbato che promette di confrontarsi con prefetto e questore di Napoli per valutare la possibilità di applicare misure drastiche soprattutto contro le baby gang oltre che di rafforzare il sistema di videosorveglianza già presente sul territorio comunale. 

D’altra parte l’allarme generato dai gruppi di giovanissimi che si rendono protagonisti di risse ed episodi di microcriminalità turba anche l’ordine pubblico del territorio del nolano. È di appena qualche giorno fa un altro inquietante episodio che, a Cicciano, ha terrorizzato un’intera famiglia costringendola a rintanarsi in casa e a chiedere aiuto ai carabinieri. In quel caso ad entrare in azione non è stato un ragazzino soltanto ma una vera e propria banda composta da minori dei Comuni confinanti che dopo aver accerchiato e minacciato un coetaneo se l’è presa anche i genitori accorsi in aiuto del figlio. A bordo di alcuni scooter e armati di mazze e bastoni, il gruppo si è lanciato all’inseguimento della famigliola e poi si è accanito sul cancello d’ingresso dell’abitazione, danneggiandolo. Intanto sul caso del baby bullo continuano le indagini dei carabinieri che ora si concentrano oltre che sul mercato degli esplosivi anche su quello delle armi vendute o illegalmente cedute a chi, a questa età, al massimo dovrebbe maneggiare tagliacarte e temperamatite.
 

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