Un pronto soccorso territoriale, inserito nel Circuito regionale del 118 con un servizio di primaria importanza 24 ore su 24, con un’operatività che garantirà assistenza a migliaia di pazienti del vasto territorio che ruota intorno a San Giuseppe Vesuviano. È questo uno dei primari obiettivi della nuova proprietà che ha acquisito, da alcune settimane, la Casa di Cura Santa Lucia importante presidio sanitario della zona, passato dalla famiglia Miranda al Gruppo Nefrocenter che fa capo a Giovanni Lombardi. L’altro giorno c’è stata anche la benedizione del vescovo di Nola, Francesco Marino alla presenza del sindaco di San Giuseppe Michele Sepe.
Un passaggio di mano di grandissima importanza per l’area vesuviana interna che avrà un grosso rafforzamento sanitario anche per le malattie metaboliche. «Oltre al potenziamento del pronto soccorso, che contiamo di inserire nel circuito regionale del 118, intendiamo anche aumentare i servizi sanitari per le malattie metaboliche tra cui la nefrologia, il diabete e l’obesità». Spiega il dottore, Giovanni Lombardi da poche settimane alla guida della struttura sanitaria di San Giuseppe Vesuviano: «Con l’aiuto di tutti contiamo di creare un grosso polo sanitario in una zona costretta a rivolgersi ad altre presidi della regione».
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La casa di cura Santa Lucia, fondata nel 1961 dal dottor Francesco Miranda e dalla moglie Autilia Ambrosio, passata in seguito alla gestione dei figli (Alessandro, Isabella, Michele e Massimo prematuramente scomparso) ha rappresentato, per sessantaquattro anni, un importante riferimento sanitario per San Giuseppe Vesuviano ma anche per i comuni di Terzigno, Poggiomarino, Striano e altri ancora, su un territorio di oltre centomila abitanti. Con l’arrivo della nuova proprietà, NefroCenter, primo gruppo privato italiano specializzato nel settore della nefrologia, dialisi e diabetologia, si pensa a un salto di qualità con l’offerta di numerose opportunità per l’intero territorio vesuviano anche sul piano dell’occupazione. La struttura è stata appena potenziata con oltre venti unità.
Il Gruppo NefroCenter è inoltre presente nei settori della cardiologia, neurologia, riabilitazione, della diagnostica per immagini e di laboratorio, della biologia molecolare e genetica. «Le prestazioni fornite, erogate in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, sono curate da un team di specialisti con tecnologie all’avanguardia e garantiscono al paziente un’assistenza efficiente e di alta qualità –riferiscono- Nel 2016 il gruppo NefroCenter ha avviato anche i primi importanti progetti di ricerca in collaborazione con le Università Federico II e Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e con L’Università La Sapienza di Roma, fondando NefroCenter Research. Il Gruppo è presente nel settore pharma con l’industria farmaceutica LA.FA.RE srl.
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Nel 2023 rileva il Rome American Hospital (RAH) e la RSA Longoni. Le strutture sanitarie, entrambe a Roma, contano 292 posti letto, di cui: 160 al RAH (incluso 10 posti di terapia intensiva ed unità coronarica), 24 posti di dialisi (accreditati con il SSN), e 108 presso la RSA di cui 18 posti semiresidenziali e l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) tutti accreditati con il SSN. Nel 2024 sono entrate a far parte del gruppo NefroCenter tre Case di Cura: Villa Arbe di Milano, Villa Annamaria di Roma e Santa Rita di Atripalda in provincia di Avellino. Dal 29 gennaio 2025 è stata acquisita la Casa di Cura Santa Lucia di San Giuseppe Vesuviano.