Anm Napoli, solo bus green entro sette anni con i fondi Pnrr

Gli autobus elettrici saranno 260 ed entreranno a regime entro i prossimi tre anni

I nuovi bus Anm
I nuovi bus Anm
di Valerio Esca
Mercoledì 15 Febbraio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 17:58
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Stop ai mezzi inquinanti dal 2035. Il semaforo rosso dell'Ue non investe soltanto le auto private, ma anche i mezzi pubblici. A Napoli, l'Anm - azienda di trasporto locale interamente partecipata del Comune - si è già attrezzata per lo sprint. Entro il 2030, se verranno rispettate le scadenze, il parco mezzi sarà full-green a emissioni zero. La svolta è arrivata grazie ad un bando del Pnrr per il rinnovo delle flotte, attraverso il quale il Municipio si è aggiudicato un finanziamento di 180 milioni di euro.

L'Azienda napoletana mobilità ha già pronto il piano d'attacco. In totale gli autobus elettrici saranno 260 ed entreranno a regime entro i prossimi tre anni, ovvero giugno 2026.

I primi 80 saranno acquistati nel 2024, altri 100 nel 2025 e nel primo semestre del 2026 gli ultimi 80. Nell'ambito dello stesso finanziamento è previsto un investimento per il rinnovo dei tre depositi cittadini: via Nazionale delle Puglie, piazza Carlo III e Cavalleggeri. Un restyling obbligato: i bus elettrici necessitano di colonnine per le ricariche. L'obiettivo è fare in modo che sia tutto pronto prima dell'arrivo dei mezzi. L'Anm inoltre si è candidata ad un bando regionale per autobus a metano: «Tra le fine del 2023 e l'inizio del prossimo anno arricchiremo la flotta con circa una 50ina di questi bus» spiegano dall'azienda. Al conteggio vanno poi aggiunti altri 100 autobus alimentati a metano - euro 6 - acquistati 2 anni fa. C'è poi un altro aspetto da considerare: a differenza di Milano, dove i bus elettrici vengono riforniti al capolinea, a Napoli si punterà ad effettuare le ricariche nell'orario notturno e scongiurare continui stop-and-go durante l'esercizio. «Questa modalità ribadiscono da Anm eviterebbe all'azienda di dover installare colonnine lungo i percorsi. Abbiamo già constatato che le batterie sul mercato odierno ci consentirebbero di effettuare un servizio senza sosta. Chiaramente con i continui cambiamenti e miglioramenti tecnologici speriamo che nel prossimo futuro si possano avere performance ancora più elevate». 

L'azienda di tpl si è portata avanti con il lavoro e ha già cominciato i test per i futuri nuovi mezzi, grazie al coinvolgimento di case di produzione automobilistiche come Mercedes, Karsan, Iveco e Rampini. «Stiamo effettuando delle prove su strada dal luglio scorso sottolinea un dirigente aziendale -. Tra i mezzi testati ci sono sia i minibus da 6 metri, che quelli da 10 metri e mezzo e da 18 metri-snodati. Questi ultimi saranno utilizzati sulle direttrici principali. Anche in questo periodo stiamo continuanndo a provare alcuni prototipi, che i cittadini avranno sicuramente notato in giro sul lungomare e in altre zone del centro città. All'interno dei mezzi, come si fa quando si collaudano i treni della metropolitana, ci sono delle zavorre fatte da sacchi di sabbia, per simulare il peso dei passeggeri. Dai test effettuati si evidenzia una buona reazione di tutti i mezzi. I mezzi elettrici porteranno nel tempo anche altri vantaggi: risparmio sul costo della benzina e la poca manutenzione da dover effettuare. Sono autobus con una vita media più lunga rispetto a quelli attuali: superano i dodici anni». 

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Qual è lo stato di salute attuale della flotta Anm? In totale si contano 400 mezzi: il 90 per cento degli autobus sono euro 6, quindi a basso impatto ambientale, alcuni invece sono euro 5 «che dismetteremo una volta acquistati gli elettrici» chiariscono dall'azienda. Si contano sulle dita di una mano gli euro 4. «La flotta è stata rinnovata negli ultimi quattro anni con l'inserimento di 185 mezzi, grazie a finanziamenti comunali e regionali fanno sapere da Anm -, portando la vita utile dei bus a otto anni e mezzo, le media nazionale è di nove anni. Si aggiungono 30 tram e 50 filobus». 

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